Matthijs de Ligt parla per la prima volta da juventino. Questa mattina è arrivata l’ufficialità dell’approdo in bianconero del difensore olandese. Il classe ’99 si è trasferito per 85,5 milioni di euro dall’Ajax, diventando il terzo acquisto più caro nella storia del calcio italiano.
Il futuro numero 4 ha firmato un contratto per 5 anni a 7,5 milioni di euro a stagione, risultando il secondo calciatore più pagato della Serie A, e con una clausola rescissoria da 150 milioni al suo interno, che partirà solamente dal terzo anno. Anche per merito di questo cavillo contrattuale, non attuabile in Francia, il giocatore ha scelto di vestire la maglia della Juventus.
In occasione di un intervista rilasciata ad Ajax TV, il quasi ventenne ha spiegato in parte le sue motivazioni per questo addio dalla squadra per cui è stato capitano e quelle per aver scelto il nostro campionato piuttosto che quello francese o spagnolo, alla corte del Barcellona.
Italia: “Amo il modo in cui difendono gli italiani. Molti miei modelli sono italiani: Baresi, Maldini, Nesta, Cannavaro, Scirea. E potrei proseguire ancora”. Queste le primissime parole in bianconero per il giovanissimo centrale.
L’addio: “Ho giocato qui per 10 anni nel settore giovanile e 3 anni in prima squadra. Ma ora devo fare un altro passo. Per me è emozionante lasciare questo club. Qui ho vissuto momenti belli e tristi. Ma nella vita si arriva sempre a un arrivederci. Mi mancheranno tutti qui ad Amsterdam”.
De Ligt sarà a disposizione di Maurizio Sarri per la tournée asiatica, con la partenza prevista per domani. Il giocatore diventerà, senza ombra di dubbio, uno dei pilastri del reparto difensivo bianconero, affiancandosi, alternativamente, a Chiellini e a Bonucci.
Roberto Mancini non vede l'ora di tornare protagonista alla guida di un progetto interessante. Spunta…
La Lazio e la Roma oggi hanno perso le rispettive partite e nel prossimo weekend…
Sarri dovrà fare a meno ancora una volta di un giocatore chiave del suo undici…
Brutte notizie in Serie A perché durante la partita ci sarebbero stati più problemi per…
Nel nostro campionato una panchina inizia a traballare dopo la quarta giornata. La sconfitta in…
Carlo Ancelotti è felice alla guida del Brasile, ma chissà che l'esperienza da CT non…