Brescia, ecco Mario Balotelli, la presentazione: “Qui per crescere. Voglio tornare in Nazionale”

Al Brescia di grandi campioni rinati con la maglia delle Rondinelle ne sanno qualcosa, solo per citare alcuni nomi: Baggio, Guardiola, Pirlo, Luca Toni, da questa stagione anche Mario Balotelli. Il bad boy italiano riparte dalla città nella quale è cresciuto con la promessa di voler contribuire nel modo migliore alla salvezza degli uomini di Eugenio Corini.  La scommessa è per prima del presidente Massimo Cellino che più di tutti si è convinto di come Super Mario, dopo 8 anni di assenza dall’Italia, al Brescia può tornare grande. E allora eccolo, questo pomeriggio alla presentazione ufficiale, Balo torna in Serie A  con l’intento di azzittire la critica e gli scettici con i quali ha sempre dovuto fare i conti e magari, mai dire mai, riconquistare la fiducia del vecchio maestro Roberto Mancini. Per tornare in Azzurro e convincere il ct ci vorrà davvero il miglior Balotelli, maglia numero 45, non solo sul campo. In città c’è un entusiasmo pazzesco tutti sognano aggrappati alle giocate di Super Mario. Quattro giornate di squalifica da scontare, sarà pronto per l’esordio contro la Juventus il 25 settembre. Ecco le sue parole. 

TRATTATIVA: “Io e il presidente c’eravamo incontrati in Inghilterra tempo fa, parlammo di questa possibilità, lì è nato tutto e non è stato così difficile trovare l’intesa”. 

OBIETTIVO: “Paura di fallire zero. Non sento nessuna pressione e sono tranquillo. Obiettivo far crescere il Brescia ed i miei compagni. Sono cresciuto, dal Nizza in poi sono sempre stato un leader”.

LA SCELTA: “Sinceramente non ho pensato ad altro. E’ la mia città, mi può dare più di tute le altre”.

GIUDIZI: “Di cose fastidiose su di me ne dicono tante, io non li ascolto”. 

NAZIONALE: “Ho sentito Mancini per il mio compleanno. Voglio tornare in Nazionale. Il prossimo Europeo è un mio obiettivo”. 

ESPERIENZA ALL’ESTERO: “Ci ho passato più anni che in Italia a livello calcistico. Quando l’ho detto a mia madre si è messa a piangere. Mio padre era di Brescia ed era un sogno vedermi giocare qui. La mamma è molto felice”.  

ULTIMA OCCASIONE: “Sono sereno se mai lo pensate voi”.

Poi nell’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport ha detto. 

“Sono carico perché voglio giocare. L’ho dimostrato in francia e non vedo l’ora di farlo. La squalifica di 4 giornate la prendo come una possibilità per farmi trovare pronto al 200 percento. Sono qui per riconquistare la Nazionale e Mancini, poi se succederà o no vedremo. Prima di Mancini non dipendeva da me conquistare la maglia Azzurra. Ora che c’è Mancio dipende da me. Con chi c’era prima così così”.