Alexis Sanchez, chi è l’attaccante cileno: carriera, statistiche, palmares, curiosità

Alexis Sanchez torna in Serie A. L’attaccante cileno si appresta a diventare il nuovo attaccante dell’Inter. A 30 anni, quella nerazzurra, sarà l’ottava squadra per il centravanti che ha militato in patria nel Cobreloa e nel Colo Colo, in Argentina con il River Plate, in Italia con l’Udinese, in Spagna con il Barcellona e in Inghilterra con Arsenal e Manchester United. Un curriculum davvero notevole quello del Nino Meravilla, di cui ripercorriamo le fasi salienti della carriera.

Alexis Sanchez, dal River all’Udinese

Gli osservatori del club friulano, rinomati per la ricerca di talenti, lo notano nel Cobreloa dove, a soli 17 anni, segna a raffica tra giovanili e prima squadra. L’Udinese lo acquista ma lo lascia maturare ulteriormente in Sudamerica, girandolo in prestito prima al Colo Colo poi al River Plate. Con la maglia dello storico club di Buenos Aires, Sanchez si mette ulteriormente in mostra segnando 4 reti in 23 presenze nel campionato 2007-2008. Il River vuole trattenerlo a tutti i costi ma l’Udinese è irremovibile. Per Sanchez è arrivato il momento di giocare in Serie A.

Con l’Udinese disputa la prima stagione nel campionato 2008/09. Il debutto alla seconda giornata con la Juventus. Il primo gol, a ottobre, nel 2-2 contro il Lecce. Sarà il primo dei 20 che Sanchez segnerà in maglia bianconera. Di questi, quattro in un’unica partita, nello 0-7 con cui i friulani espugnano il Barbera di Palermo nel febbraio 2011.
Con l’Udinese disputa quattro campionati e forma con Di Natale una delle coppie d’attacco più temibili e affiatate della Serie A. Una crescita continua quella del cileno che, anche a suon di assist, attira le attenzioni dei top club europei. L’Udinese sa che dovrà cedere. Ad aggiudicarsi l’asta sarà il Barcellona 

Alexis Sanchez al Barcellona, quanti trionfi per il cileno

Per assicurarsi Sanchez, il Barcellona paga, a luglio 2011, all’Udinese 26 milioni di euro cui si aggiungono 11 di bonus. Al Barcellona, il cileno si inserisce in una squadra di campioni (Messi, Iniesta, Piqué, Fabregas, Villa, Daniel Alves, Mascherano), allenati da un fuoriclasse, Pep Guardiola. L’arrivo in blaugrana coincide con le prime vittorie. Nell’agosto 2011, Sanchez subentra al 60′ a Villa nella finale di Supercoppa Europea vinta 2-0 contro il Porto. Due settimane dopo, a settembre, ecco il primo gol in Liga nel 5-0 al Villareal. A dicembre, altro trionfo internazionale al Mondiale per Club. Nella finale di Yokohama, vinta 4-0 con il Santos di un giovane Neymar, Sanchez resta tuttavia in panchina.

Con il Barcellona, Sanchez disputa tre stagioni con 47 gol in 141 presenze totali. Oltre alle due coppe suddette, in blaugrana, il cileno vince la Liga 2012-2013, una Coppa di Spagna e due Supercoppe nazionali. Proprio al termine della sua miglior stagione in Catalogna, 2013-14 (21 gol su 54 presenze complessive), Sanchez lascia il Barcellona e si trasferisce in Premier League.

Alexis Sanchez in Premier League: Arsenal e Manchester United

Il 14 luglio 2014, Sanchez passa all’Arsenal per 48 milioni. Si fa subito amare dai tifosi dei Gunners per il gol al Besiktas che qualifica i londinesi alla Champions League. Con l’Arsenal, Sanchez aumenta la media realizzativa e si impone in 2 FA Cup (2014-2015 e 2016-2017) e in 3 Community Shield (2014-2015-2017), tutte con Wenger in panchina. Nessun trionfo europeo e un rapporto che pian piano si logora. Dopo 3 stagioni e mezza, 80 gol segnati e 166 presenza complessive, nel gennaio 2018, Sanchez opta per il trasferimento al Manchester United.

I Red Devils pagano all’Arsenal 30 milioni di sterline cui si aggiunge l’armeno Henrikh Mkhitarayn come contropartita e costi di ingaggio di 14 milioni di sterline annue. Sul campo, complice anche il momento storico non idilliaco del Manchester United, Sanchez non ripaga le attese. Con Mourinho e Solskjaer in panchina segna 5 gol in 45 presenze senza vittoria all’attivo. Non convocato per le prime 3 giornate della Premier League, Sanchez, nonostante la chiusura del mercato in entrata in Premier League, viene ceduto all’Inter in prestito secco per una stagione, una formula che la dice tutta sullo scarso feeling maturato tra il cileno, staff tecnico e dirigenza di Old Trafford.

Alexis Sanchez, le curiosità

Sanchez è il recordman di presenze con la Nazionale Cilena. Con la Roja, 130 presenze e 43 reti. Nella classifica dei più presenti, precede il portiere Bravo, Medel, Jara, Vidal e Isla. Con il Cile ha vinto due edizioni di Coppa America, 2015 e 2016 (Centenario), entrambe contro l’Argentina in finale ai rigori. In quella del 2015, a Santiago del Cile, Sanchez segna il penalty decisivo. Nella finale del 2016, viene sostituito ai supplementari.
Ha disputato due Mondiali, nel 2010 e nel 2014, in entrambi i casi eliminato agli ottavi dal Brasile.

Con i soldi incassati dalla cessione di Sanchez al Barcellona, l’Udinese ha finanziato parte dei lavori per il nuovo stadio di proprietà ora diventato Dacia Arena.

Tocopilla, la città di 24 mila abitanti in cui è nato in Cile, gli ha intitolato una via. E’ molto legato alla sua città e vi ritorna spesso nel periodo natalizio in cui si prodiga nel distribuire doni ai bambini del posto

Nel 2011, la Fifa lo ha eletto calciatore più promettente dell’anno. In classifica, tra gli altri, figuravano Bale e il romanista Pastore, all’epoca al Palermo.

Prima di diventare El Nino Meravilla era soprannominato, “ardilla” o “dilla” ovvero lo Scoiattolo, per la sua velocità e agilità nei movimenti

All’Inter ritroverà il suo ex compagno di squadra, Lukaku. Nelle cinque volte in cui è andato a segno con il Manchester, in tre lo ha fatto anche il belga, precedenti ben auguranti per i nerazzurri.

E’ molto attivo sui social. La sua pagina Instagram conta 9 milioni di followers.