Esclusiva – James Rodriguez al Napoli, il mancato acquisto: tutta la verità

James Rodriguez e il Napoli: una trattativa che ha entusiasmato i tifosi del Napoli, che hanno trascorso quasi tre mesi a sognare ogni giorno l’arrivo del colombiano del Real Madrid. Un nome che non è stato invocato dalla piazza, ma venuto fuori sin da quando Ancelotti è arrivato sulla panchina azzurra. Da voci di contatti e del sicuro gradimento del club, a un acquisto che a giugno era dato per fatto. Si diffuse un ottimismo molto solido che coinvolse anche autorevoli professionalità legate al calciomercato. Emittenti televisive nazionali e carta stampata hanno, di fatto, dato per concluso l’affare. Da qui si è acceso un vulcanico entusiasmo da parte dei tifosi del Napoli, che nel corso di questi mesi hanno avuto modo di conoscere meglio James Rodriguez, rivedendo in lui quel numero “10” che faceva rivivere le emozioni dell’epoca Maradona. Un “giallo”, una storia di calciomercato che merita di essere rivissuta e raccontata: CalcioToday ha rimesso in ordine i fatti, ma soprattutto ha raccolto dei retroscena esclusivi che messi in relazione con i passi di questa trattativa, fanno capire come e perché James Rodriguez non sia venuto a Napoli.

James, da trattativa sfumata a delirio social

Un chiodo fisso che è diventato quasi un’ossessione: anche quando la trattativa è naufragata, si è continuato a parlare con insistenza di James al Napoli. Soprattutto sui social, che man mano hanno preso il posto delle testate giornalistiche: continuando a ravvivare la trattativa. Sono persino nati dei fenomeni social legati a veri o presunti “insiders“, che insistendo col dire di avere fonti certe ed esclusive, hanno ostinatamente dato l’affare per fatto anche quando ormai non c’era più alcuna trattativa, ritrovandosi poi a dover fare i conti con gli utenti social. Inevitabilmente delusi dall’assenza di annunci ufficiali.

James al Napoli, perché è sbagliato il paragone con la boutade Cavani

Eppure la trattativa tra James e il Napoli non è una boutade: non fu come Cavani nell’estate del 2018. In quel caso si trattò di semplici rumours, perentoriamente smentiti dalla società azzurra, che però si ravvivarono sui social fino a creare una sorta di psicodramma collettivo. Notizie inventate, avvistamenti improbabili e perfino fotomontaggi di biglietti aerei. Una burla che nacque anche con la malafede di qualcuno, che abile sul web e sui social, si è preso gioco dei tifosi e ha approfittato della loro passione. Nel caso di James Rodriguez la trattativa c’è stata eccome, mai smentita. Confermata da Ancelotti e De Laurentiis. “Colpevole”, stavolta, un eccessivo, ed evidentemente, incauto ottimismo. Mai stato smorzato dal club azzurro, e che è stato fonte di un tam tam sui social su cui qualcuno, anche se in buonafede, ha speculato.

La cronistoria

I contatti telefonici tra Ancelotti e James Rodriguez ci sono sempre stati, sin dall’arrivo dell’allenatore al Napoli. Semplici sondaggi, ma la svolta nelle “chiacchierate” tra i due è arrivata quando il Bayern Monaco non ha esercitato il diritto di riscatto per il colombiano. Da qui comincia la cronistoria degli eventi. Un intrigo di mercato che comincia pochi giorni dopo la fine dei campionati…

4 giugno

L’amministratore delegato del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge, in un’intervista a Sport Bild anticipa il mancato riscatto di James Rodriguez, rivelando: “Ci ha chiesto lui di non venire riscattato. “Me ne ha parlato proprio il giocatore in un incontro che abbiamo avuto. Mi ha detto in privato che chiederà al club di non esercitare l’opzione per il suo riscatto. James vuole giocare, essere titolare e protagonista, un qualcosa che qui non può ottenere, e questo mi dispiace”.

5 giugno

Il Bayern Monaco non riscatta James e lo comunica con una nota ufficiale. Dopo il prestito biennale, James Rodriguez torna al Real Madrid. Il club tedesco non ha esercitato l’opzione di acquisto di 42 milioni di euro. Il colombiano saluta e ringrazia: “Ho vissuto due anni indimenticabili a Monaco, mi sono sempre sentito davvero a casa qui. Porterò con me grandi ricordi, auguro al Bayern il meglio per il futuro”. James Rodriguez, con la maglia del Bayern Monaco, ha collezionato 67 presenze segnando 15 reti e fornendo 20 assist ai compagni.

17 giugno

Il Napoli comincia a fare sul serio per James Rodriguez, che intanto aveva già detto si ad Ancelotti nei vari colloqui telefonici. Con sorpresa da parte dell’allenatore e della società, il Real Madrid apre immediatamente al prestito con diritto, esattamente la formula chiesta da De Laurentiis. Il primo contatto avviene tra Jorge Mendes e il presidente del club spagnolo. De Laurentiis, poi, chiede a Giuntoli di avviare i contatti tra le due società.

18 giugno

I contatti positivi ci sono, così come i riscontri. Dal Real Madrid arrivano altri “sì” alla richiesta del Napoli. Per il ds Giuntoli non bisogna fare altro che trattare col giocatore e portare l’offerta a Florentino Perez. Esultano Ancelotti e De Laurentiis, che ritiene di avere in pugno il giocatore. Il Real Madrid chiede 7 milioni per il prestito e 35 per il riscatto. Il Napoli chiede uno sconto, forse per arrivare a un totale di 35 milioni (5+30), ma il presidente azzurro non si tirerà indietro.

19 giugno

L’agente del giocatore, Jorge Mendes, prende la pratica in mano, e trovandosi a Madrid, porta l’offerta del Napoli a Florentino Perez. Si attende solo l’ok alla richiesta di sconto, ma Mendes comunica al Real l’intenzione del Napoli di procedere anche senza questo sconto. La risposta del Real Madrid non arriva subito: il Napoli aspetta l’ok definitivo e formale sulle condizioni.  Dopo le rassicurazioni di Mendes, per De Laurentiis il discorso è chiuso. Si diffonde ottimismo totale sull’operazione.

20 giugno

Jorge Mendes comunica al Napoli che dopo le sue mediazioni, il prestito con diritto di riscatto è fissato a 30 milioni: cifra ancora più abbordabile. Il giocatore ha dato già il suo assenso al trasferimento a Napoli. Mendes conferma che il colombiano accetterebbe volentieri la destinazione. La trattativa è considerata in discesa e De Laurentiis e Ancelotti non aspettano altro che l’ok definitivo.

25 giugno

Dopo cinque giorni di silenzio, ma con le rassicurazioni che per via della Coppa America la chiusura dell’affare poteva dilungarsi, il Real Madrid cambia le carte in tavola. La redazione di CalcioToday.it è venuta a conoscenza da una fonte vicina alla trattativa che il Real Madrid decide di cedere James al Napoli se Fabian Ruiz sarà inserito nell’operazione, questo viste le difficoltà per arrivare a Pogba. Florentino Perez vuole Fabian Ruiz, altrimenti non lascerà partire James. Arriva la comunicazione a Jorge Mendes, che riporta la problematica al presidente De Laurentiis. Il patron azzurro, irritato, si confronta con Ancelotti, che blocca la partenza del centrocampista. Entrambi condividono che il Real deve mantenere i patti e cederlo in prestito. Il “no” al Real per Fabian viene allo scoperto e ha grande rilievo sulla stampa internazionale. Questo il dettaglio determinante della rottura tra il Napoli e il Real Madrid: dalla Spagna è stato raccontato che il Real voleva Fabian indipendentemente da James, invece, da quanto raccolto dal CalcioToday.it l’operazione era collegata.

28 giugno

Ancora rassicurazioni di Jorge Mendes: spiega che Florentino Perez spesso è imprevedibile e serve pazienza. Appena avrà trovato il colpo da portare a Zidane lascerà partire James in prestito alle condizioni previste. Di fatto, la trattativa e i contatti tra le due società si interrompono qui.

8 luglio

Ancelotti parla dal ritiro di Dimaro di James Rodriguez: “L’idea è quella di giocare un calcio di qualità. James lo conosco molto bene, mette tanta qualità. Purtroppo al momento non è ancora un giocatore del Napoli, magari non lo sarà mai o forse lo sarà”.

8 luglio

Nello stesso giorno in cui Ancelotti parla da Dimaro, il ds del Napoli Giuntoli è volato a Madrid per capire la situazione di James Rodriguez. Si incontra con l’agente Jorge Mendes. Giuntoli ha il mandato di De Laurentiis per chiudere in fretta, perché il presidente vorrebbe portare il colombiano a Dimaro negli ultimi giorni di ritiro. Ancora una volta Mendes garantisce che appena Perez avrà sistemato il mercato in entrata lascerà partire James.

9 luglio

Il ds Giuntoli rientra a Dimaro e riferisce a De Laurentiis e ad Ancelotti che c’è un patto “di ferro” con Mendes, e di conseguenza, con il calciatore. Voglia reciproca di chiudere l’affare, il giocatore vuole il Napoli. Ma manca l’ok del Real Madrid. Senza, ovviamente, non si può procedere. Il giorno stesso Ancelotti contatta James per ricevere conferme in merito: l’allenatore viene rassicurato.

13 luglio

Ancelotti parla ancora dal ritiro di Dimaro di James Rodriguez: “Gli ho mandato un messaggio per gli auguri di compleanno. C’è un trattativa in corso che sarà lunga. Non è semplice, speriamo vada tutto bene. Se non andrà bene si potrà cambiare obiettivo“.

15 luglio

Su James Rodriguez si inserisce l’Atletico Madrid. Vengono prese informazioni sul giocatore, e viene data la disponibilità di acquistarlo a titolo definitivo. L’Atletico fa sapere al Real di avere l’intesa col calciatore. L’Atletico, che teme di perdere Correa, propone una cifra di 50 milioni per l’acquisto a titolo definitivo, o 55 milioni per un prestito con obbligo. Dal Real Madrid non arriva risposta, ma subito Giuntoli si precipita a contattare Mendes, che conferma l’inserimento dell’altra squadra di Madrid. Mendes subito chiarisce che il Napoli deve assolutamente essere in grado di pareggiare l’offerta per tenere l’accordo vivo e non rischiare di perdere James.

16 luglio

De Laurentiis commenta pubblicamente la situazione James, lanciando un messaggio “in codice” per il Real Madrid e per Mendes, facendo intendere di non voler partecipare ad aste: “James è un bravissimo calciatore, ma se si va a studiare tutto quello che ha fatto, non ha mai realizzato… Quello che non capisco è perché al Bayern Monaco lo si deve dare in prestito e a noi si chiedono 42 milioni. Vorrei vederlo dialogare con Ancelotti e con la squadra, ma io avrei bisogno anche di un giocatore che mi assicura altri 30 goal insieme ai 30 di Milik. Se James si potesse avere in prestito nessuno direbbe di no, perché potrei prendere altri, ma se devo scegliere tra lui e un altro, anche più giovane e più costoso, penso l’altro. Chi vivrà vedrà. Potrebbe essere Pepe, o qualcun altro. Pepe e Lozano sono diversi, il primo segna di più”. Qui, di fatto, si interrompe la trattativa tra il Napoli e il Real Madrid.

20 luglio

L’Atletico Madrid vuole affondare per James: sostanzialmente ha il “sì” del calciatore, col quale va di nuovo dal Real Madrid a offrire 50 milioni. Stavolta Florentino Perez prende tempo, ma risponde: riflette perché dopo Marcos Llorente non vuole dare altri giocatori alla rivale cittadina. L’Atletico ribadisce la volontà di chiudere subito per 50 milioni di euro. A James farebbe piacere rimanere a Madrid: il calciatore viene corteggiato quotidianamente: gli viene fatto sapere che è assolutamente lui la prima scelta. Da Napoli non arrivano più segnali.

21 luglio

Florentino Perez non riceve più notizie dal Napoli e ora considera seriamente la cessione di James all’Atletico Madrid: il Real Madrid ha bisogno di monetizzare per ridurre il disavanzo sul mercato e tentare l’assalto a Pogba.

24 luglio

Florentino Perez autorizza l’Atletico a fare un’offerta per James: parte così ufficialmente la trattativa con il Real Madrid. 50 milioni a titolo definitivo, esattamente la richiesta fatta dal presidente dei Blancos. È praticamente fatta.

25 luglio

Jorge Mendes prova a far desistere Perez, ma ormai è tardi. Anche senza elementi concreti, continua a spingere per il Napoli, aprendo alla possibilità di un prestito con obbligo. Il calciatore resta in una posizione bivalente. Non chiude al Napoli, ma non vuole aspettare ancora. La famiglia è felice di restare a Madrid, non se la sente di dire no all’Atletico e a Simeone che lo ha contattato più volte per convincerlo. Mendes non può opporsi più di tanto, l’affare è ottimo. Si conviene, però, che è preferibile aspettare l’amichevole tra Real e Atletico del 27 luglio prima di procedere. Ma intanto si inizia a parlare di visite mediche, anche se queste non vengono mai fissate. Ancora silenzio da Dimaro, sede del ritiro del Napoli.

27 luglio

La fortuna aiuta il Napoli: nell’amichevole tra Atletico e Real Madrid i Blancos vengono clamorosamente sconfitti dai “cugini” per 7-3. Una figuraccia che fa infuriare Florentino Perez, accusato dalla stampa e dai tifosi di star allestendo una squadra poco competitiva. Il diluvio di insulti via social sui canali del Real Madrid induce Perez a ripensarci: anche a costo di rinunciare a una buona somma, toglie James Rodriguez dal mercato e avvisa l’Atletico Madrid. Tocca a Mendes chiudere il discorso e tentare di mantenere aperto il canale con il Napoli.

29 luglio

James Rodriguez torna dalle ferie e comincia ad allenarsi col Real Madrid. Trova un ambiente accogliente, e anche il rapporto con Zidane sembra disteso. Tuttavia resta fuori dalle convocazioni per le varie amichevoli. Senza Atletico, il calciatore si aspetta nuovi contatti con il  Napoli, sperando che per lui arrivi un’offerta concreta: ma non ci sono più notizie. Il club azzurro resta fermo sull’accordo originario del prestito con diritto, e mai ha avanzato un’offerta di acquisto a titolo definitivo.

10 agosto

Si registrano altri contatti tra il Napoli e Jorge Mendes: il super procuratore fa presente che senza un concreto rilancio non si può riaprire la trattativa. Ma resta valida l’ipotesi che in se il Real dovesse prendere un trequartista, si potrebbero creare le condizioni per la cessione. Ma ormai quel “patto” risalente a giugno sembra sempre più debole, anche perché il calciatore, inorgoglito dalle lusinghe dell’Atletico, non se la sente di chiedere la cessione per andare a Napoli con un semplice prestito.

16 agosto

Dopo quasi un mese di silenzio, e senza che ci siano state comunicazioni formali sulla sua conferma in squadra, James Rodriguez viene convocato da Zidane per la prima gara di campionato. Il calciatore ritrova convinzioni ed entusiasmo, e probabilmente non pensa più all’addio.

24 agosto

James debutta con la maglia del Real Madrid e torna in campo coi Blancos dopo quasi tre anni. Complice anche gli infortuni, sembra essere tornato nel progetto di Zidane. L’assenza di segnali da Napoli, di fatto, fa cadere l’ipotesi di un suo passaggio in azzurro. Il suo procuratore Mendes, intanto, tiene viva la fiammella rendendosi disponibile a un nuovo assalto per il prestito, ma solo se il Real prenderà un rinforzo sulla trequarti, cosa che non è mai accaduta.

A cura di Giovanni Scotto