Eto’o si ritira: la carriera e i trionfi dell’attaccante camerunense

Samuel Eto’o si ritira. Appendere gli scarpini al chiodo e non poter più disputare gare ufficiali sul campo che ti ha regalato un numero infinito di emozioni, è uno dei momenti più difficili per la carriera di un giocatore. Gli addii dal calcio giocato sono da sempre un momento storico per chi ha reso così meraviglioso questo sport.

Samuel Eto’o e i suoi traguardi

Attraverso un post sui social, Samuel Eto’o ha reso il suo ritiro. La fine. Verso una nuova sfida. Grazie a tutti per il vostro amore“. Queste le parole del trentottenne che ha disputato la sua ultima stagione nel Qatar SC. La carriera del centravanti è stata ricca di successi e soddisfazioni ed è partita nel 1996 al Kadji Sports nella sua terra madre. Dopo il trasferimento al Real Madrid B e un prestito al Leganes, approda nella prima squadra dei Blancos vincendo la Coppa Intercontinentale e la Champions League. Tra il 1999 e il 2002 è stato anche Medaglia d’Oro alle Olimpiadi e 2 volte Campione d’Africa con il Camerun.

La svolta è arrivata nel 2004, quando per 27 milioni di euro, Eto’o si è trasferito dal Mallorca (con cui ha vinto una Coppa spagnola) al Barcellona. Da quel momento la sua carriera è cambiata definitivamente: 130 gol e 40 assist in 199 presenze complessive, 3 volte vincitore della Liga, 1 Coppa di Spagna, 2 Supercoppe Spagnole, 2 Coppe della Catalunya e ovviamente il Triplete.

Il centravanti, però, non si è accontentato e ha deciso di trasferirsi all’Inter. Con i nerazzurri ha vinto un’altra volta il Triplete, diventando l’unico giocatore a esserci riuscito nella storia. Anche in Italia l’attaccante ha mostrato tutte le sue capacità mettendo a segno 53 reti in 102 presenze e alzando anche una Supercoppa Italiana e 1 Mondiale per Club, oltre al sopracitato storico traguardo nel 2009-2010 alla corte di Mourinho.

Negli ultimi anni Eto’o ha cambiato diverse maglie, passando dall’Anzhi al Chelsea, dall’Everton alla Sampdoria, per finire all’Antalyaspor, al Konyaspor e appunto in Qatar. In 718 partite ufficiali in carriera, l’attaccante ha messo a segno un totale di 359 reti, entrando di diritto nell’elenco dei migliori giocatori nella storia del calcio.