Conte, i 100 giorni all’Inter: la netta rivoluzione per la rinascita nerazzurra

I 100 giorni di Conte all’Inter. Il 31 maggio scorso, l’ex tecnico di Juventus e Chelsea si è seduto per la prima volta sulla panchina nerazzurra. Il leccese ha vinto in Italia e all’estero, dimostrando sempre una grinta e una determinazione fuori dal comune, che l’hanno portato a diventare uno degli allenatori più importanti del calcio mondiale.

Le aspettative intorno al suo nome sono state da subito altissime e la collaborazione con Giuseppe Marotta, già avviata negli anni in bianconero, ha caricato maggiormente il tifo interista, speranzoso di poter vedere lo stesso lavoro compiuto con la Vecchia Signora.

Conte all’Inter, la rivoluzione

Cento giorni sono pochi per giudicare, specialmente se si pensa che la stagione è da poco iniziata, ma l’impatto che Antonio Conte ha avuto sul mondo Inter non è passato certamente inosservato. Il primo lavoro svolto dall’ex ct della Nazionale è stato quello di ripulire una rosa non del tutto convincente, escludendo dal progetto tre profili importanti: Nainggolan, Perisic e soprattutto Mauro Icardi.

Il belga è tornato nella sua amata Cagliari, troppe poche sicurezze sul suo comportamento che avrebbe potuto destabilizzare lo spogliatoio, il croato è partito in direzione Bayern Monaco, dato che non ha mai convinto il neo tecnico in campo, e infine l’ex capitano argentino, dopo una telenovela portata avanti per tutta l’estate, è finalmente approdato al Paris Saint Germain.

Conte non ha solo cancellato parte dell’Inter ancorata al passato, ma ha anche dato luce a quella del presente e del futuro. Godin, Lazaro, Sensi, Barella, Biraghi, Sanchez e Lukaku i nomi approdati alla sua corte al termine del mercato estivo. Un rinforzo per ruolo (portiere escluso) che hanno rivoluzionato la rosa e dato carica ai tifosi nerazzurri.

Non sono ovviamente mancati i risultati: 4-0 al Lecce e 2-1 al Cagliari, 6 punti che sono significati la testa della classifica e che hanno fatto parte di una rinascita avviata, che dovrà dare le sue conferme in Champions League, ma anche in campionato, quando tra due giornate il condottiero Antonio Conte giocherà il derby contro il Milan dove non potrà, né vorrà, sbagliare.