Il 26 marzo del 2005, Sergio Ramos indossava per la prima volta la maglia della Nazionale Spagnola, nel corso di un’amichevole contro la Cina. Quattordici anni dopo, quel difensore buttato nella mischia contro gli orientali e voglioso di mettersi in mostra è diventato una colonna portante delle furie rosse, da debuttante a titolare inamovibile. Infatti, il campione madridista raggiunge le 167 presenze complessive con la Spagna, raggiungendo un altro pezzo da novanta, che pure il Real Madrid l’ha vissuto per ‘qualche giorno’, come Ilker Casillas.
Non è solo questione di ricordi, ma anche e soprattutto l’esigenza di scandire delle tappe: Ramos si è fatto uomo con la Spagna nel cuore e in campo, per questo il Real Madrid lo omaggia con un cinguettio celebrativo su Twitter. Il difensore potrebbe ben presto diventare colui che ha totalizzato il maggior numero di presenze in una Nazionale: record che potrebbe raggiungere già il prossimo 12 ottobre, qualora Moreno dovesse convocarlo. Un Ramos rinfrancato, dunque, che appare determinato ad affrontare quest’ennesimo ciclo tecnico con i colori della sua nazione.
A tal proposito, il difensore delle Merengues ha passato ben sei allenatori dal suo esordio. Anni imprescindibili caratterizzati da un unico fatto comune: la titolarità assicurata, il diretto interessato non intende abbandonare la compagine spagnola per dedicarsi al club. Vuole spingere ancora, fin quando è possibile, perché la Spagna ha bisogno di lui.
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