Fiorentina-Juventus, Sarri: “Non vedevo l’ora di tornare. Emre Can? Capisco la reazione”

La polmonite è ormai alle spalle, finalmente Maurizio Sarri è pronto per prendere le redini a tutti gli effetti della sua Juventus. Debutto in panchina domani contro la Fiorentina; oggi, invece, l’esordio prima di un evento ufficiale in conferenza stampa dell’ex allenatore di Napoli e Chelsea. Parte con una sfida molto importante all’Artemio Franchi, sempre ricca di tensione e rivalità. Una vittoria serve per prepararsi nel miglior modo all’Atletico Madrid. Di seguito tutte le risposte del tecnico alle domande dei giornalisti.

Fiorentina-Juventus, la conferenza stampa di Sarri

Sarri sulla voglia che aveva di tornare: “Per un allenatore andare in campo e in panchina è tutto. Ringrazio lo staff medico che mi ha convinto che era meglio stare fuori 20 giorni piuttosto che complicare tutto e prolungare il periodo. L’ho accettato anche se è stato pesante, la squadra è andata avanti alla grande“.

Sui problemi di abbondanza della rosa: “Ho parlato di situazioni imbarazzanti nel fare le scelte. Per l’Europa, avere solo 22 slot disponibili ho dovuto fare delle scelte e nemmeno troppo gratificanti. La nostra rosa ampia ci costringe a certe scelte. Ma soltanto uno è indispensabile…“. Sulla reazione di Emre Can all’esclusione dalla lista UEFA: “Devo tener conto dell’aspetto emozionale. Penso di avere l’età giusta per capire certi tipi di reazione“.

Sulle scelte di formazione per domani in vista dell’Atletico Madrid: “Io penso al campionato, da domani sera invece alla coppa. In questo momento l’attenzione è alla Fiorentina. Siamo in una fase in cui la squadra deve trovare un’identità, un’organizzazione. Difficile ora fare rotazioni, che poi diventeranno indispensabile. Ho privilegiato la ricerca dell’assetto che non sarà quello definitivo ma quello che ci garantisce qualcosa in più. Dobbiamo combattere la difficoltà che molti calciatori negli ultimi messi hanno giocato poco: Khedira, Ramsey, Rabiot… Questo li mette in difficoltà nei confronti di chi ha avuto più continuità. L’aspetto positivo è che stanno lavorando bene, ne parlavo con la squadra ieri, ho detto che mai nella mia carriera ho visto i giocatori rimasti qui durante la sosta lavorare così bene. Qualcuno in questi dieci giorni ha avuto benefici purtroppo solo fisici perché tatticamente non abbiamo lavorato“.

Juventus, Sarri: “Bentancur vice Pjanic. Higuaìn? Ho rivisto quello di anni fa”

Sul vice Pjanic: “Sono curioso su Bentancur perché ho sensazioni di alto livello. Ci può garantire due ruoli, noi lo stiamo facendo allenare da vertice basso. L’interpretazione è buona ma deve migliorare, può diventare un giocatore importante“. Sul recupero di Ramsey: “Viene da un infortunio non banale, molto serio. Fino a giorni fa era molto indietro, ho visto invece passi in avanti, deve pagare ancora un minimo gap nei confronti dei compagni perché non è al massimo, ma se l’evoluzione sarà quella degli ultimi dieci giorni può tornare sui buoni livelli velocemente. Giocatore tecnico, può fare anche l’esterno. Lo vedo come mezzala. Nel momento di necessità però può fare anche l’altro ruolo“.

Sarri commenta un articolo su ‘La Stampa’ in cui gli si dava il benvenuto e l’invito a capire che le vittorie della Juventus non erano figlie di fortuna e favori: “Non ho mai pensato che le vittorie erano figlie di fortuna. Ho detto che la Juventus era la più forte. Poi si può discutere su un episodio o meno, ma fa parte della normalità. A Napoli abbiamo perso campionati anche di dieci punti, poi anche un altro dove siamo stati a due punti e lì gli episodi possono pesare. Poi nel post-partita uno sfogo ci può stare“.

Sul calo contro il Napoli, il tecnico è certo che non sia fisico: “Secondo i miei dati no, abbiamo corso più degli avversari. Calo mentale? Abbiamo preso due gol su palla ferma e con un pizzico di superficialità e quando aspetti una squadra tecnica dentro l’area il rischio è grande. Poi ovviamente non siamo al top fisicamente, possiamo fare di più“. Sulla possibile paura dell’esordio: “La paura l’ho vissuta venti giorni fa quando non respiravo bene. Non è un esordio perché sono stato molto coinvolto. Tornare a Firenze a 15 minuti da casa mia è molto bello“.

Sulla scelta fra Higuaìn e Mandzukic, Sarri ci tiene a chiarire: “Higuaìn non è un uomo di fiducia, al Chelsea non giocava mai, c’era Giroud titolare. Nella scelta non c’è niente di personale. L’ho visto bene negli allenamenti, ho rivisto quello di due o tre anni fa. Mandzukic evidentemente mi ha fatto vedere qualcosa in meno e da qui la scelta“. Su come ha vissuto l’autorete di Koulibaly: “Mi è dispiaciuto perché lui è un ragazzo straordinario. Ho pensato che abbiamo vinto per un episodio fortunoso una partita che meritavamo di vincere“.