Coronavirus, Ekdal racconta la malattia: “Come un’influenza, non penso al calcio”

Coronavirus, Ekdal racconta la malattia: "Come un'influenza, non penso al calcio"
Coronavirus, Ekdal racconta la malattia: “Come un’influenza, non penso al calcio”

Albin Ekdal, centrocampista della Sampdoria, è stato uno dei giocatori di Serie A contagiati dal Coronavirus. Il classe ’89 svedese, insieme a qualche compagno, ha scoperto di essere positivo circa due settimane fa e soltanto ora si sente più tranquillo, come raccontato all’Expressen. La salute di Ekdal, come quella dei suoi colleghi, non è mai stata in pericolo ma i sintomi (seppur lievi) ci sono stati e nessuno deve sottovalutare il problema. Nell’intervista ci ha tenuto, attraverso la sua esperienza, a fare un appello a tutti i cittadini italiani di rimanere in casa e ascoltare le autorità competenti.

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Albin Ekdal (Getty Images)

L’ex giocatore della Juventus ha vissuto e sconfitto in prima persona il Coronavirus come una semplice influenza: “Ho avuto un po’ di febbre, mai alta, mal di testa e dolori articolari che sono passati dopo dieci giorni. Ci sono stati alti e bassi quando ero malato. Alla fine non è stato pericoloso, ma ero spaventato quando ho scoperto la positività. Il virus si stava diffondendo rapidamente e c’erano già molto infettati”.

Nei giorni successivi l’Italia è diventata il primo paese d’Europa per numero di contagi, ma la Serie A spera ancora di riprendere a giocare: “Ho un pensiero diverso, in questo momento non ci sto pensando. L’unica cosa che conta è la salute delle persone, tornare a un minimo di normalità e sperare che non si perda lavoro”.

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