“Noi c’avemo er core grosso, mezzo giallo e mezzo rosso”, le parole della canzone di Lando Fiorini vengono scandite con orgoglio – in questi giorni d’emergenza sanitaria – dal tifoso romanista. La squadra di James Pallotta ha dimostrato di essere in prima linea nella battaglia al COVID-19. Molteplici le iniziative della società capitolina per assistere e supportare una comunità in difficoltà: in primis un pacco ricolmo di beni di prima necessità agli abbonati over 60 e 70, per evitargli la spesa e dunque l’uscita di casa. Come, fra l’altro, impongono le recenti ordinanze.
Roma, l’iniziativa del club giallorosso per ringraziare gli operatori sanitari
In secundis, ma non per importanza, la Roma ha diffuso una nota ufficiale mostrando particolare attenzione e lungimiranza per quando l’emergenza sarà finita: l’iniziativa dei giallorossi, stavolta, coinvolge direttamente il personale medico e infermieristico. L’idea, infatti, è quella di dedicare la prima partita a porte aperte della stagione (resta ancora da capire se questa o la prossima) agli operatori sanitari che hanno lottato in prima linea contro il Coronavirus.
Previsti cinquemila biglietti gratuiti per i sanitari in segno di riconoscenza. Inoltre, una parte del ricavato di quella partita sarà devoluto alla campagna fondi lanciata dalla società per acquistare attrezzature mediche destinate agli ospedali della Capitale. Ci sarà, fra le altre cose, anche modo di ricordare tutti coloro che hanno perso la vita in questa annosa battaglia: operatori sanitari, eroi, donne e uomini al servizio del Paese.
“Non ci sono aggettivi adeguati per mostrare tutto il nostro apprezzamento nei confronti del lavoro che sta svolgendo lo staff medico in Italia e nel mondo”, il commento del Presidente James Pallotta che ha donato 25mila euro alla campagna lanciata dal club da includere agli altri 50mila per promuovere l’iniziativa. “È ‘na questione de core”, recitava uno striscione durante le partite casalinghe della squadra. Tornerà a sventolare, stavolta con maggiore consapevolezza.
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