Xavi pronto a tornare: come potrebbe essere il Barcellona del futuro

Xavi pronto a tornare: come potrebbe essere il Barcellona del futuro
Xavi pronto a tornare: come potrebbe essere il Barcellona del futuro

Il momento sembra maturo. Dopo il rifiuto di sostituire Ernesto Valverde a gennaio, ora Xavi si dichiara pronto a tornare al Barcellona. Secondo quanto racconta al quotidiano “La Vanguardia” l’attuale allenatore della squadra qatariota dell’Al-Sadd vuole tentare l’esperienza in Catalogna. “Ora è tutto chiaro nella mia testa, voglio tornare al Barcellona. Sento che ho qualcosa da dare ai giocatori. Ma ho già chiarito che vorrei iniziare un progetto da zero” ha detto.

Xavi pronto a tornare: come potrebbe essere il Barcellona del futuro
Xavi pronto a tornare: come potrebbe essere il Barcellona del futuro

Il possibile Barcellona di Xavi

Da calciatore, Xavi ha trascorso a Barcellona l’intera carriera, dal 1998 al 2015. Ha vinto otto volte la Liga, ha conquistato sei Supercoppe spagnole, tre Coppe del Re, quattro UEFA Champions League, due Supercoppe UEFA e due Coppe del mondo per club FIFA. E’ anche il recordman di presenze nella storia del club in assoluto (767) e nelle coppe europee (173).

Xavi, uno dei migliori centrocampisti nel calcio moderno, ha spiegato di voler lavorare con persone di cui si fida. Secondo La Vanguardia, i primi nomi per il suo eventuale staff al Barcellona sarebbero l’ex capitano Carles Puyol e Jordi Cruijff, attuale ct dell’Ecuador, figlio dell’uomo che più di tutti ha plasmato l’attuale stile, la filosofia del Barcellona in cui lo stesso Xavi è cresciuto.

Il futuro blaugrana resta incerto, con l’attuale tecnico Quique Setién considerato già fortemente in bilico prima della sospensione del campionato. Se nel futuro ci fosse davvero Xavi, il quotidiano ipotizza anche i nomi dei primi rinforzi per la bandiera di ritorno: Jadon Sancho e Serge Gnabry che potrebbero garantire creatività e velocità sulle fasce e aprire spazi per MessiNeymar resta un sogno. “Non so se si adatterebbe all’ambiente sociale” spiega, “ma dal punto di vista calcistico non ho dubbi sul fatto che sarebbe un affare spettacolare”.

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