Premier League, rinviata la ripresa del campionato. C’è l’accordo sul taglio degli stipendi

Premier League, rinviata la ripresa del campionato. C'è l'accordo sul taglio degli stipendi
Premier League, rinviata la ripresa del campionato. C’è l’accordo sul taglio degli stipendi

Stando agli ultimi dati diffusi dal NHS, il servizio nazionale sanitario inglese, il numero dei positivi al coronavirus è salito a 33.718 persone. Aumenta anche il numero delle vittime: 2.698. Dati allarmanti che hanno spinto la Football Association a rinviare il campionato a data da destinarsi. La Premier League, dunque, non riprenderà a maggio. È questo quanto emerso dalla riunione tenutasi oggi tra i vertici della FA e i rappresentati delle 20 società. Le competizioni nazionali riprenderanno “solo quando ci saranno le condizioni necessarie di sicurezza”. Nel frattempo, i club hanno assicurato che nei prossimi giorni avvieranno un dialogo con i giocatori per la questione legata al taglio degli stipendi (circa il 30% del loro ingaggio annuale). A tal proposito, domani, è previsto un importante incontro tra Lega, PFA (sindacato dei calciatori) e i rappresentanti delle 20 squadre.

Premier League, slitta la ripresa del campionato

Premier League, il comunicato della FA

Di seguito il comunicato diffuso dalla Football Association: “Il campionato non riprenderà all’inizio di maggio e la stagione 2019-20 si chiuderà solo quando sarà sicuro e appropriato farlo. La data di riavvio è in costante revisione con tutte le parti interessate a causa dell’impatto della pandemia e lavoriamo insieme in questo momento molto impegnativo. La Premier League sta lavorando a stretto contatto con tutto il calcio professionistico in questo Paese, nonché con il governo, gli enti pubblici e altre parti interessate per garantire che il gioco raggiunga una soluzione collaborativa. C’è un obiettivo combinato per tutte le partite di campionato e coppa nazionali che restano da giocare, permettendoci di mantenere l’integrità di ogni competizione, tuttavia, qualsiasi rientro avverrà solo con il pieno sostegno del governo e quando le organizzazioni sanitarie lo consentiranno”.

I club di Premier aprono al taglio degli stipendi

“Nella riunione odierna sono state prese in considerazione le implicazioni sportive e finanziarie per i club della Premier League, nonché per la FA, EFL e la National League. Di fronte a perdite sostanziali e continue per la stagione 2019/20 da quando e’ iniziata la sospensione delle partite e per proteggere l’occupazione, i club della Premier League hanno concordato all’unanimità di consultare i loro giocatori in merito a una combinazione di riduzioni condizionate e rinvii pari al 30% della retribuzione annua totale. Questa linea sarà costantemente sottoposta a revisione al variare delle circostanze. La Lega sarà regolarmente in contatto con il PFA, e il sindacato parteciperà a un incontro che si terra’ domani tra Lega, giocatori e rappresentanti del club”.

“Sono state inoltre avviate discussioni in merito alle agevolazioni finanziarie per i club a breve termine e, sebbene non vi sia un’unica soluzione, devono essere messe in atto misure per far fronte immediatamente all’impatto del calo degli introiti. La Lega ha votato all’unanimità per avanzare fondi di 125 milioni di sterline alla EFL e alla Lega Nazionale, poiché è consapevole delle gravi difficoltà che i club della piramide calcistica stanno soffrendo in questo momento”.

Premier League, pronti 20 milioni per sostenere il SSN

“Oltre a tale assistenza, la Lega rimane impegnata a sostenere il Servizio sanitario nazionale, il suo personale e aiutare le persone nelle comunità, non da ultimo quelle più vulnerabili. La Lega, i club, i giocatori e i dirigenti esprimono grande apprezzamento per gli sforzi eroici del personale del Servizio Sanitario Nazionale e di tutti gli altri lavoratori chiave che svolgono lavori critici in circostanze così difficili. In consultazione con il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport, la Premier League sta impegnando immediatamente 20 milioni di sterline per sostenere il SSN, le comunità, le famiglie e i gruppi vulnerabili durante la pandemia di COVID-19. Ciò include un contributo finanziario diretto al Servizio sanitario nazionale e fondi per consentire ai club di concentrare i propri sforzi e sviluppare programmi di sensibilizzazione significativi per aiutare le comunità, comprese le persone più bisognose”.

“In risposta all’emergenza COVID-19, i club della Premier League hanno supportato decine di migliaia di persone nelle loro comunità ogni giorno attraverso attività mirate tra cui donazioni a banche del cibo, telefonate agli anziani, pacchi alimentari consegnati ai più vulnerabili e una vasta gamma di risorse gratuite per sostenere il benessere e l’educazione. Molti club della Premier League stanno anche lavorando a stretto contatto con i servizi sanitari locali per fornire un prezioso supporto attraverso la fornitura di risorse, volontari e strutture. Oggi più che mai, i club svolgono un ruolo vitale per sostenere il benessere di coloro che vivono nelle loro comunità e alleviare la pressione sui servizi sanitari critici”.

“Lavorando a stretto contatto con il Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale, la sanità pubblica inglese e il SSN, l’ampia portata e il fascino della Premier League e dei nostri club continueranno a essere utilizzati per promuovere importanti messaggi di sanità pubblica durante questa crisi. La Premier League desidera ribadire che i pensieri di tutti i nostri club sono rivolti a tutti coloro che sono direttamente interessati dal COVID-19”.

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