Covid-19: cosa cambierà per stadi, scuole e lavoro con la fase 2

Covid-19: cosa cambierà per stadi, scuole e lavoro con la fase 2
Covid-19: cosa cambierà per stadi, scuole e lavoro con la fase 2

Il governo sta facendo tanto per le Regioni“. Il capo del governo Giuseppe Conte si è offerto di collaborare con i governatori per elaborare insieme le misure da prendere a partire dal 14 aprile. E’ la cosiddetta “fase 2” di “convivenza” con il covid-19.

A questo proposito, la Figc ha comunicato che proprio dal 14 aprile ripartiranno le lezioni on-line. “Abbiamo fatto e continueremo a fare degli incontri con i nostri docenti per capire le modalità migliori su come proseguire. Le scuole e le università si sono adeguate alla situazione con le lezioni on-line e anche noi, come ‘Scuola del calcio’, non potevamo che fare altrimenti“, ha commentato il presidente del Settore Tecnico, Demetrio Albertini.

Covid-19, la possibile ripresa degli stadi

Covid-19: cosa cambierà per stadi, scuole e lavoro con la fase 2
Covid-19: cosa cambierà per stadi, scuole e lavoro con la fase 2

Non mancano le ipotesi per un allentamento graduale della quarantena. Il Corriere della Sera ha delineato alcuni scenari possibili. Guanti e mascherine si dovranno indossare ancora a lungo. Per quanto riguarda gli stadi, come per il cinema, si attende l’indice di contagio pari a zero. Il divieto di assembramento dovrebbe durare ancora a lungo: il problema sono infatti le file che si creano all’ingresso e i contatti tra gli spettatori.

Dal punto di vista del trasporto pubblico, i controlli dovrebbero essere intensificati per mantenere una bassa frequentazione e garantire la distanza tra i passeggeri.

Si può facilmente ipotizzare anche un prolungamento dello smart working per le piccole e medie imprese, che potrebbero essere le prime a riaprire se le norme dovessero consentirlo.

Dovrebbe essere più lenta la riapertura dei negozi, anche in questo caso con ingressi presumibilmente scaglionati a partire da maggio. Per i centri commerciali, la chiusura sarà facilmente prorogata.

Incerta la situazione della scuola. Su questo, il ministro dell’istruzione ha avuto un incontro, per via telematica, con i rappresentanti dei sindacati.

Bar e ristoranti saranno prevedibilmente tra gli ultimi esercizi a riaprire. Per il cinema o gli stadi, invece, si dovrebbe attendere il contagio zero. Le file all’ingresso, i contatti fra gli spettatori non si accordano, evidentemente, con il divieto di assembramento. Un divieto che nasce per salvaguardare la salute di tutti.

Leggi anche – Coronavirus, ESCLUSIVO Sticchi Damiani: “Ripartire a due condizioni. Sugli stipendi Juventus esempio da seguire”