Nell’incertezza più assoluta sulla ripresa dei maggiori campionati europei di calcio dovuta all’accentuarsi dell’emergenza Coronavirus, l’auspicio di tutti gli addetti ai lavori è quello di tornare, quanto prima, a una situazione di normalità con la ripresa degli allenamenti e dei match sul campo.
L’invito di medici ed esperti, al momento, è quello di essere prudenti. Un’utopia, con il numero di contagi e decessi attuale, rivedere gli spettatori allo stadio. Al contempo è altrettanto pericoloso tornare a giocare con il contagio che potrebbe trovare un ambiente fertile in contesti promiscui come campo e spogliatoi.
Trapp va controcorrente: “Torniamo a giocare”
Eppure tra i giocatori c’è chi la pensa diversamente. L’ultimo a esporsi è Kevin Trapp, portiere dell’Eintracht Francoforte, ex Paris Saint Germain. Trapp ha rilasciato un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, esprimendo chiaramente il suo pensiero con un invito esplicito ai colleghi di Bundesliga. 
“Noi calciatori siamo privilegiati. Non subiamo economicamente gli effetti del Virus come gli imprenditori o le persone comuni. In questi giorni – prosegue Trapp – si leggono storie che commuovono. Per questo dobbiamo essere da esempio e tornare in campo (..) Sarei più triste se interrompessero la Bundesliga che se si giocasse a porte chiuse. Siamo professionisti. L’importante è riprendere a giocare.”
C’è tanta voglia di normalità nelle parole di Trapp. Un desiderio forte che purtroppo però deve fare i conti contro un avversario ben più pericoloso di un attaccante in area di rigore.
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