Rio Ferdinand racconta: “Cristiano Ronaldo lasciò O’Shea senza fiato nel 2003”

L’ex difensore del Manchester United, Rio Ferdinand, al termine di un evento EA Sports ha raccontato un aneddoto su Cristiano Ronaldo. Durante un’amichevole giocata contro lo Sporting Lisbona, il portoghese impressionò per le sue capacità di corsa, tant’è che lascio O’Shea senza fiato

Rio Ferdinand racconta: "Cristiano Ronaldo lasciò O'Shea senza fiato nel 2003".
Rio Ferdinand racconta: “Cristiano Ronaldo lasciò O’Shea senza fiato nel 2003”

Cristiano Ronaldo ha mosso i primi passi nello Sporting Lisbona. Il club biancoverde lo prelevò a dodici anni dal Nacional, pagandolo 12mila euro. Una cifra che, se paragonata a quelle odierne, verrebbe da considerare esigua. Eppure, fece scalpore. CR7, infatti, fu il ragazzino più pagato del suo Paese. Con lo Sporting, il portoghese ha avuto modo si affacciarsi nel calcio che conta. Prima l’esordio in Primeira Liga, poi quello in Champions League nel terzo turno preliminare, contro l’Inter, entrambi nella stagione 2002/2003.

Rio Ferdinand: “O’Shea era a corto di fiato”

Rio Ferdinand: “O’Shea era a corto di fiato”

L’anno seguente, poi, il grande salto: CR7 passò al Manchester United. Dopo un amichevole giocata contro lo Sporting Lisbona, i Red Devils rimasero stregati dalle grandi doti tecniche del portoghese e decisero di acquistarlo. Di quella sfida si ricorda bene l’ex difensore del Manchester United, Rio Ferdinand, che al termine di un evento EA Sports ha raccontato un aneddoto che ha visto protagonisti Ronaldo e O’Shea: “Abbiamo giocato contro lo Sporting nel 2003, al rientro nello spogliatoio dopo il primo tempo John O’Shea aveva bisogno di una bombola di ossigeno dopo che era stato in marcatura su Ronaldo. Era a pezzi e stava seduto lì ansimando. Gli dicevamo di stare in marcatura su di lui, ma lui neanche ci rispondeva, era a corto di fiato”.

Il difensore inglese ha proseguito dicendo: “Ad essere sinceri, io, Paul Scholes e Nicky Butt eravamo lì a dire ‘Questo ragazzo è pazzesco, dobbiamo farlo firmare con il Manchester United’. Poi siamo saliti sul pullman per tornare a casa, ma siamo stati seduti lì ad aspettare la partenza per circa un’ora e mezza. Poi ci è stato detto che alcuni dirigenti stavano cercando di far firmare a Ronaldo un accordo”.

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