Previste due ipotesi per far ripartire la Serie A. Secondo il piano della Lega, la prima comprende il recupero della Coppa Italia, l’altra sacrificando la competizione tricolore. Entrambe le opzioni sono previste per giugno 
Il calcio italiano spinge sull’acceleratore per convincere il Governo a far ripartire la Serie A. La linea che è stata scelta è quella della “morbidezza”, con la ricerca del dialogo e di punti condivisi con il Governo. Dopo la riunione del 1 maggio è emerso l’ennesimo piano per proporre la conclusione dei campionati: una bozza di calendario con annesso protocollo medico-sanitario rivisto e corretto. Le opzioni studiate dalle Lega prevedono due date per giugno, una alternativa all’altra: la prima con la ripartenza il 13 giugno e la possibilità di giocare anche la Coppa Italia, che vedrebbe disputare la finale il 22 luglio. La seconda ipotesi, invece, è di ripartire il 20 giugno: in questo caso non ci sarebbe spazio per la Coppa Italia, che finirebbe annullata.
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Serie A, due ipotesi per ripartire a giugno: Coppa Italia a rischio
In entrambe le ipotesi l’ultima giornata di campionato si giocherebbe il 1 agosto. Restano da giocare 12 giornate di Serie A, ma serve un’altra giornata per recuperare 5 partite ancora in sospeso, quelle della 25esima giornata. Tutti gli organi della Serie A sono disponibili al dialogo con il Governo: l’obiettivo è di far terminare la stagione. In Lega tutti e 20 club sono d’accordo, almeno formalmente: la linea del presidente Dal Pino è stata rafforzata, anche se non manca qualche società perplessa sul tema ripresa. Si potrebbe – quindi – ricominciare il 13 giugno giocando la 27esima giornata, con le partite Bologna-Juventus, Atalanta-Lazio e Inter-Sassuolo, tra le altre. Poi si giocherebbero i recuperi della 25esima giornata il 17 giugno, con la finale di Coppa Italia il 22 luglio. La seconda ipotesi prevede la ripresa del campionato il 20 giugno e i recuperi il giorno 24, con Coppa Italia cancellata.
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