“Drogba mi ha spinto a smettere di giocare”: l’aneddoto di Costacurta

Alesandro Costacurta negli studi di Sky Sport ha raccontato il ruolo “decisivo” che Didier Drogba ha avuto nella sua carriera.

In occasione del sorteggio della fase a gironi di Champions League, Alessandro Costacurta, da tempo uno dei “talent” Sky, era presente in studio per commentare i vari accoppiamenti. Non appena è stato inquadrato Didier Drogba, che aveva il compito di effettuare una parte delle estrazioni, l’ex difensore ne ha approfittato per raccontare un anedotto riguardante il suo periodo da calciatore.

In quel periodo, infatti, l’ex attaccante era uno dei più forti del panorama europeo e non solo e aforntarlo era certamente impegnativo per chi era chiamato a marcarlo durante un match. A sperimentarlo in prima persona è stato proprio l’ex rossonero, arrivato a prendere una decisione importante dopo un match disputato contro il Chelsea.

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Alessandro Costacurta (Foto: Getty Images)

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Costacurta e l’addio al calcio: l’aneddoto che coinvolge Drogba

“In occasione di una partita amichevole che abbiamo disputato con il Milan a New York ho avuto la possibilità di giocare contro Didier Drogba, che ai tempi militava nel Chelsea. Marcarlo, soprattutto per la sua velocità che è sempre stata una delle sue caratteristiche distintive, è stato tutt’altro che semplice. Anzi, vi dirò di più, dopo quella gara ho preso una decisione importante. In quell’occasione mi sono reso conto di come faticassi a stargli dietro, evidentemente io non riuscivo più ad avere i ritmi di un tempo”.

Ammettere di non riuscire più a rendere al massimo per chi è stato un grande campione e ha vinto tanto non è mai semplice, anche in questo Costacurta si conferma uno dei più grandi del nostro calcio. Ma c’è di più, quella gara era stata difficile anche per un altro suo compagno di squadra: “Drogba aveva un grande fisico, abbinato alla velocità, stargli dietro quando non sei più giovanissimo diventa quasi un’impresa. Anche Paolo (Maldini, ndr) aveva avuto una giornata non semplice. Non escludo che anche lui possa avere avuto il mio stesso pensiero”.

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