Maradona, Cabrini duro con Napoli: “Alla Juventus sarebbe ancora vivo”. Poi le scuse

Antonio Cabrini, grande stella della Juventus negli anni ’80, “riscrive la storia”: il destino di Diego Armando Maradona sarebbe stato diverso se avesse giocato con i bianconeri.

La scomparsa di Diego Armando Maradona ha gettato nello sconforto tantissimi ex calciatori che hanno avuto la possibilità di condividere lo spogliatoio con lui e vivere tantissime emozioni giocando al suo fianco. Tra questi non c’è però Antonio Cabrini, uno dei terzini più forti degli anni ’80, che ha avuto la possibilità di conoscere il Pibe de Oro solo da avversario. Pur riconoscendo di essere dispiaciuto per la sua morte, arrivata quando tutti erano convinti si stesse riprendendo dall’intervento subito poche settimane fa, l’ex juventino ha parole che saranno certamente destinate a fare discutere.

L’ex difensore, infatti, si concentra sull’atteggiamento tutt’altro che irreprensibile che il sudamericano ha avuto speso fuori dal campo. A suo dire, infatti, sarebbe servito essere più rigidi nei suoi confronti quando ha commesso errori.

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Diego Armando Maradona (Getty Images)

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Cabrini e la critica a Maradona: le parole dell’ex terzino

Se Maradona avesse giocato nella Juventus e non nel Napoli forse sarebbe ancora vivo sono le parole dell’ex terzino in un’intervista ad Anna Lo Calzo per l’emittente Irpinia Tv di Avellino -. È una leggenda vivente, ha scritto pagine importanti della storia del calcio, da avversario era corretto, ma come altri fuoriclasse non ha avuto sempre un atteggiamento del tutto integerrimo”.

Il riferimento di Cabrini è quindi al modo in cui il Napoli ha affrontato i suoi comportamenti scorretti. Spesso, infatti, si sottolinea come la Juventus sia una delle società più rigide nella gestione dei suoi calciatori, non solo in campo ma soprattutto fuori. “Un ambiente come quello della Juventus avrebbe permesso a Diego di salvarsi, probabilmente se avesse giocato con noi avrebbe avuto una fine diversa. Napoli lo ha amato, in campo e fuori, ma quello era un atteggiamento sincero ma allo stesso tempo malato. Il suo talento era indiscutibile, gli permetteva di vincere una partita da sola. Forse se avesse fatto qualche scelta differente avrebbe vinto anche la partita della sua vita” – ha concluso.

Cabrini si scusa

Le parole di Cabrini su Napoli e Maradona, scatenano in poche ore un diluvio di polemiche. L’ex Juve nel tardo pomeriggio, all’ANSA, affida le sue scuse e fa retromarcia. “Il mio non era un giudizio morale, ma sull’energia di una città che non poteva contenere tutta questa passione, le mie parole sono state travisate. Ho solo pensato che un ambiente ovattato come alla Juve lo avrebbe potuto proteggere. Chiedo scusa a chi si è offeso” conclude. 

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