Morte Paolo Rossi, cordoglio Mondiale: Trapattoni, Zoff, Collovati e Brasile

La notizia della morte di Paolo Rossi, da tempo malato, ha destato profondo cordoglio in chi ha giocato e lavorato con lui 

Paolo Rossi è stato calciatore, commentatore, testimonial, uomo pubblico: l’eroe dl mondiale in Spagna del 1982 è stato anche un calciatore che ha vinto molto con i suoi club, in particolare con la Juventus, ma soprattutto un uomo di successo… Commentatore molto apprezzato per Tele+ prima e per Sky poi ottenne grande successo anche nella sua partecipazione in Rai a “Ballando con le Stelle”.

Paolo Rossi, le testimonianze

Tra i primi a lasciare un messaggio toccante sull’addio a Paolo Rossi è stato Giovanni Trapattoni: “Ciao Paolo, i calciatori non dovrebbero mai andarsene prima dei loro allenatori” è il toccante messaggio del tecnico che a Rossi era stato legato da diversi anni di lavoro in comune e di amicizia.

Poca voglia di parlare tra i protagonisti del Mundial di Spagna. Il primo a parlare è stato Fulvio Collovati che con Paolo Rossi aveva molte cose in comune, non solo il trionfo del 1982. Per diverso tempo, infatti, si erano incrociati nei salotti televisivi dove erano impegnati come commentatori: “Tutti noi campioni del 1982 abbiamo una chat su WhatsApp dove possiamo accedere solo noi. Ho ricevuto la notizia qui, da parte di sua moglie e sono rimasto sconvolto, faccio fatica a parlare. Se sono campione del Mondo lo devo a lui. I suoi gol ci trascinarono gol, quel Mondiale fu fantastico. Ho condiviso con lui 15 anni della mia vita, dalla nazionale juniores. E’ un anno terribile questo, non mi sarei mai aspettato sarebbe arrivata questa notizia”.

Pochissime parole da parte di Dino Zoff: “Se ne va un brav’uomo, un calciatore molto intelligente. Sono sconvolto e tristissimo, non riesco a parlare: per la verità non riesco nemmeno a capire”.

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I suoi Club

Il Milan lo ha ricordato con un breve tweet e l’immagine di uno dei suoi gol. La Juventus lo ha salutato con una bella e lunga lettera postata sul suo sito ufficiale.

Il lutto internazionale del calcio

Bandiere a mezz’asta anche nel palazzo della Federazione Calcio di Roma e a Coverciano, dove Paolo Rossi è stato di casa per tutta la sua carriera in Azzurro.

Paolo Cabrini ha rilasciato una brevissima dichiarazione all’Ansa: “Sei mesi fa ho perso mio fratello Ettore, oggi ne piango un altro. Non voglio dire altro, per me questo non è il momento di parlare”

Tanti messaggi anche dall’estero, in particolare dal Brasile che perse contro l’Italia e contro Paolo Rossi il Mondiale del 1982 con quella che è considerata una delle Seleçao più forti di sempre: “Ci ha fatto piangere – scrive Leovigildo Junior, bandiera del Torino, molto amico di Rossi – ma in Brasile lo rispettiamo tutti come campione e come uomo. É stato un fuoriclasse, un giocatore di rarissima intelligenza che sapeva sempre cosa fare e come farla. Difficile da marcare, difficilissimo da anticipare. Questo anno orribile ci toglie un altro uomo straordinario…”