Bologna, MIhajlovic a rischio: le richieste della società al tecnico

Il pesante ko contro la Roma potrebbe avere incrinato la posizione di Sinisa Mihajlovic, nonostante un contratto con il Bologna fino al 2023.

L’inizio di stagione del Bologna è stato caratterizzato finora da numerosi alti e bassi, che hanno contribuito ad abbassare le pretese di chi al termine dello scorso campionato pensava che la squadra potesse addirittura puntare all’Europa. La posizione in classifica degli emiliani non è al momento troppo pericolante, soprattutto se si considerano le avversarie affrontate, ma non sono mancati i blackout nel corso di una gara, aspetto che preoccupa maggiormente Sinisa Mihajlovic. Proprio questo è stato l’aspetto su cui ha puntato maggiormente domenica al termine del pesante ko contro la Roma, caratterizzato da ben cinque gol al passivo. Il serbo ha così deciso di puntare sulla linea dura e ha ordinato il ritiro da qui alla sosta natalizia.

Se non dovesse esserci una chiara inversione di tendenza sul piano dei risultati la posizione dell’allenatore potrebbe essere a rischio? Almeno ufficialmente la società ha più volte manifestato la sua fiducia, forte anche di un contratto rinnovato pochi mesi fa fino al 2023, ma un eventuale ribaltone non può al momento essere escluso.

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Sinisa Mihajlovic (Getty Images)

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Mihajlovic a rischio esonero dal Bologna? Cosa può succedere

Mihajlovic ama da sempre scuotere i suoi giocatori con prese di posizione particolarmente dure. E anche in questo periodo, insoddisfatto delle prestazioni, non si è smentito. Il tecnico prima se l’è presa in conferenza stampa con una presunta “talpa” presente nello spogliatoio, colpevole, a suo dire, di spifferare ai giornali quello che non dovrebbe uscire all’esterno. Poi la decisione di andare in ritiro, definendo quanto fatto dai suoi contro la Roma “da scapoli e ammogliati“.

Un atteggiamento del genere, però, potrebbe diventare un’arma a doppio taglio per lui. La debacle contro i giallorossi potrebbe però avere contribuito ad alimentare uno strappo tra la società e il tecnico. Secondo quanto riporta Il Corriere di Bologna, i dirigenti, infatti, si aspettavano un importante salto di qualità da parte della squadra, dopo quanto di buono fatto nei mesi passati, cosa che nei fatti non è però mai avvenuta. L’ex Milan e Inter, invece, sembra avere quasi preso consapevolezza (anche se non a parole) che questa squadra non possa puntare a qualcosa di più della salvezza. Provare a reagire sin da subito sarà importante prima di dover pensare a un’annata anonima nonostante le buone individualità presenti in rosa.