Suarez, esame farsa a Perugia: l’attaccante ascoltato come testimone

La Procura di Perugia ha ascoltato come testimone Luis Suarez nell’ambito dell’inchiesta sul suo esame “farsa” per la cittadinanza italiana

Prosegue l’inchiesta dei magistrati di Perugia sull’esame “farsa” di Luis Suarez all’Università per stranieri. La Procura guidata da Raffaele Cantone ha ascolttato l’attaccante uruguayano, passato in estate all’Atletico Madrid, nell’ambito di una rogatoria internazionale.

I magistrati hanno ascoltato Suarez, collegato in videoconferenza, in qualità di testimone a proposito dell’esame per la conoscenza dell’italiano. Il test, necessario per ottenere la cittadinanza italiana e dunque la possibilità di essere tesserato come comunitario, secondo i magistrati era stato concordato. Suarez avrebbe conosciuto in anticipo le domande e le risposte. L’indagine della Procura ha portato alle dimissioni della rettrice dell’ateneo, Giuliana Grego Bolli.

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Suarez, esame farsa: la deposizione dell’attaccante

L’attaccante uruguayano ascoltato come testimone (Getty Images)

Indagato anche Fabio Paratici, sotto inchiesta per false dichiarazioni ai pubblici ministeri. La dirigenza bianconera secondo i giudici si sarebbe attivata anche ai massimi livelli istituzionali per accelerare il riconoscimento della cittadinanza italiana.

La Procura mantiene il riserbo sulla deposizione del “Pistolero”. I contenuti, rivela l’ANSA, si sarebbero rivelati molto interessanti. Alla deposizione dell’uruguagio era presente anche il suo manager e avvocato, seppur non necessario vista la qualità di semplice testimone del calciatore. Anche il manager è stato sentito dai magistrati perugini sempre come persona informata dei fatti.

L’esame, svolto il 17 settembre scorso, è durato 20-25 minuti. Dopo poche domande, all’attaccante è stato consegnato immediatamente il diploma di certificazione di conoscenza della lingua italiana livello B1. La Juve ha fretta perché entro le 24 del 6 ottobre va consegnata la lista per la Champions League e il mercato italiano chiude il giorno prima. L’esame però entra nel mirino della magistratura, che vuole vederci chiaro sulle modalità e sul coinvolgimento dei vari soggetti.