Topolino, Pelé e le figurine: quando il fumetto ha raccontato il calcio

Topolino e il mondo del calcio, un rapporto iniziato già negli anni Cinquanta. Le occasioni in cui il fumetto ha raccontato il pallone

Topolino, Pelé e le figurine: quando il fumetto ha raccontato il calcio
Topolino, Pelé e le figurine: quando il fumetto ha raccontato il calcio

Ha incontrato Pelé, fatto arrabbiare i tifosi del Genoa e della Lazio negli anni Settanta. Ha raccontato il calcio, come l’Italia. Topolino continua a far parlare di sé. E’ tornato in prima pagina per la gaffe Rossano Sasso, deputato della Lega e nuovo sottosegretario all’Istruzione, che su Facebook ha attribuito a Dante una frase che in realtà derivava da una parodia della Divina Commedia con i personaggi del fumetto.

Topolino, come Paperino e gli altri personaggi che da decenni accompagnano generazioni di lettori, è un grande tifoso di calcio. Il primo passaggio del calcio tra le vignette del fumetto risale agli anni Cinquanta, quando Eta Beta, Pippo, Jose Carioca e gli altri si cimentano in una partita indossando le maglie delle grandi squadre come la Juventus, l’Inter, il Milan o il Napoli.

La prima copertina di Topolino a tema calcistico, invece, è del 1971, con un derby Milan-Inter che divide i nipoti di Mickey Mouse.

Particolare poi la serie “Mundial Story” in otto puntate  in cui Topolino incontra i grandi campioni del calcio, in una sorta di cross-over tra mondo fantastico e vita reale. E’ qui che troviamo Pelé disposto, nella sua versione fumettistica,  a dialogare con Topolino e a rivivere le azioni e i gol dei suoi campionati del mondo. Un modo decisamente affascinante di divulgare elementi di storia del calcio in maniera allegra e leggera.

Leggi anche – Cristiano Ronaldo in un fumetto, supereroe in “Strike Force 7”

Topolino e il calcio, una storia che continua

C’è poi una lunga serie di copertine, sedici consecutive, dedicate al calcio nella stagione 1976-77: una per ogni squadra della serie A dell’epoca. Iniziativa che ha incontrato anche qualche critica. Ad esempio da parte dei tifosi della Lazio che non hanno gradito quella dedicata alla loro squadra il 12 dicembre del 1976, per due motivi. Nella scritta, la società viene indicata come “S.S. Lazio 1910” ritardando di dieci anni la fondazione. Poi, il personaggio scelto per illustrarla e accompagnarla, è “Lupetto” il figlio buono di “Ezechiele Lupo”, troppo simile al simbolo della Roma stilizzato da Piero Gratton.

Celebri anche le storie dedicate ai Mondiali, poi dal 2013 il rapporto con il calcio si fa più stretto. Topolino, infatti, entra nelle pubblicazioni della Panini, la celebre casa che realizza gli album delle figurine dei calciatori. Proprio quelli con la rovesciata stilizzata di Carlo Parola in copertina, finita anche per due volte sulla cover degli albi di Topolino.

E non sono le uniche iniziative che hanno unito i due mondi negli ultimi anni. Il calcio e Topolino continuano a raccontare il mondo che cambia.