La discussa vicenda di Lazio-Torino ha acceso uno scontro a distanza tra i legali delle due squadre: i possibili sviluppi dei prossimi giorni. 
Ieri il Giudice Sportivo si è espresso sulla partita fantasma tra Lazio e Torino, non disputata lo scorso 2 marzo per l’assenza della squadra ospite. I granata infatti, sotto la direttiva dell’ASL locale, erano bloccati in isolamento domiciliare dopo i numerosi casi di Covid riscontrati nei giorni precedenti. Al contrario di quanto successo per Juventus-Napoli, non è arrivata la sconfitta 3-0 a tavolino e la partita si dovrà rigiocare. Ora la palla passa alla Lega Serie A che dovrà trovare una nuova data e reinserire la partita nel calendario ufficiale. Al momento la decisione è sospesa e, in attesa di capire gli sviluppi, si è accesso uno scontro a distanza tra i legali delle due squadre.
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Lazio, la posizione del legale: “Torino? Ricorso fino al 3°grado e anche oltre…”
Dopo il ricorso accolto del Torino, la Lazio continuerà la battaglia fuori dal campo e farà appello contro la decisione del Giudice Sportivo. Lo conferma Gianmichele Gentile, il legale della società biancoceleste, ai microfoni di Radio Punto Nuovo: “L’episodio non è chiaro, bisogna approfondire il provvedimento dell’ASL. Non è un contrasto a livello personale tra Lotito e Cairo, ma è un problema a livello generale. Si tratta di capire cosa deve fare il campionato in situazioni di questo genere. Secondo me c’è un buco nell’ordinamento sportivo che disciplina l’emergenza COVID, non bastano i provvedimenti utilizzati finora. Noi faremo ricorso fino al terzo grado di giudizio e, se non bastasse, anche oltre”.
La replica del legale del Torino: “La sentenza non è impugnabile”
In esclusiva a Radio Punto Nuovo è intervenuto anche il legale del Torino, Eduardo Chiacchio che ha dichiarato: “La Lazio può legittimamente impugnare questa decisione, ognuno ha il diritto d’appello. A mio avviso però è una sentenza che rende giustizia a quanto accaduto e il margine di impugnazione sarà ridotto. Noi abbiamo un documento rilasciato dall’ASL atto prescrittivo a cui la squadra ha dovuto rispettare. Per questo c’è poco da discutere”.
