Diritti tv Serie A, Sky rilancia: la mossa a sorpresa per battere DAZN

Continua lo stallo sul fronte dei diritti tv della Serie A e Sky prova a convincere le società ad accettare la sua offerta

Serie A ancora in stallo sui diritti tv (foto Getty)
Serie A ancora in stallo sui diritti tv (foto Getty)

Il tempo stringe, ma la decisione ancora non c’è. La scadenza delle offerte per i diritti tv della Serie A si avvicina. Le proposte di Sky e DAZN, infatti, restano valide solo fino al 29 marzo. Ma le due posizioni che da tempo si manifestano all’interno della Lega non paiono avvicinarsi.

Restano undici le società favorevoli a DAZN, che ha offerto 840 milioni annui per trasmettere tutte e 10 le gare di ogni giornata, di cui tre in co-esclusiva. Nell’assemblea di oggi è solo cambiato uno dei presidenti di questo gruppo. Urbano Cairo del Torino si è schierato per la prima volta per DAZN, ma Giulini del Cagliari si è sfilato perché, sostiene, non ci sarebbero le condizioni per trovare una sintesi.

Per DAZN hanno votato anche Atalanta, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Udinese. Le altre continuano ad astenersi, preoccupate dallo stato dell’infrastruttura e dalla possibilità tecnica per la piattaforma di streaming di trasmettere tutto il campionato.

DAZN ha raggiunto l’accordo con TIM come partner tecnico e sta cercando una partnership con Persidera per trasmettere anche sul digitale terrestre. Ma non ha ancora raccolto i 14 voti necessari perché la proposta sia approvata.

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Diritti tv Serie A, Sky scrive ai club: la proposta

Diritti tv Serie A, Sky scrive ai club: la proposta
Diritti tv Serie A, Sky scrive ai club: la proposta

Sky ha allora scritto ai club, secondo quanto riporta l’Ansa. La pay tv satellitare ha messo sul piatto 750 milioni per tutto il campionato o solo 70 per le tre gare in co-esclusiva con Dazn.

Per convincere le società, Sky avrebbe confermato ai club il suo impegno nei confronti della Lega per la trasmissione del campionato. Avrebbe anche promesso di mantenere la propria offerta intatta anche oltre il 29 marzo, se non si dovesse raggiungere una maggioranza entro quella data.

Una mossa importante perché, senza un accordo entro il 29 marzo, si potrebbe ripartire da zero con un nuovo bando e offerte presumibilmente al ribasso.

Se nel nuovo bando si creassero condizioni migliori, aggiunge l’Ansa, Sky avrebbe anche promesso di alzare anche la propria offerta per la trasmissione del campionato.