Euro 2020, incognita tifosi allo stadio: le dichiarazioni di Gravina

Pubblico Euro 2020: il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato durante la visita all’Ospedale Maggiore di Parma per rendere omaggio ai dottori, ai medici e agli infermieri impegnati nella lotta contro il Covid. Tra i temi analizzati ha confermato che nella partita inaugurale di Roma ci sarà il pubblico

Pubblico Euro 2020
Pubblico Euro 2020, Gabriele Gravina non ha dubbi: “A Roma ci saranno gli spettatori”

Importanti novità sul fronte pubblico negli stadi durante Euro 2020. Poche ore fa il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha affermato con assoluta chiarezza che nella prima partita della manifestazione, in programma allo Stadio Olimpico di Roma, una parte di pubblico sarà presente all’interno dell’impianto.

Dichiarazioni che, in ordine di tempo, arrivano dopo quelle pronunciate da Ceferin. Il presidente della UEFA, qualche giorno fa, aveva ribadito come la presenza di una parte di pubblico negli stadi, durante l’Europeo, fosse qualcosa di scontato. Queste, nel dettaglio, le sue dichiarazioni: “E’ fuori discussione giocare qualsiasi partita dell’Europeo in uno stadio vuoto. Ogni città dovrà garantire che ci saranno tifosi sugli spalti durante le loro partite”.

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Pubblico Euro 2020, le dichiarazioni di Gravina

Pubblico Euro 2020
Pubblico Euro 2020, le dichiarazioni del presidente della FIGC Gravina

Ecco le parole del numero uno della FIGC, Gabriele Gravina durante la visita presso l’Ospedale di Parma, in merito alla presenza del pubblico durante i match di Euro 2020 in Italia: “Sono certo che inaugureremo l’Europeo a Roma l’11 giugno con Italia-Turchia. E lo faremo con la presenza del pubblico sugli spalti. Non so ancora quanti spettatori ci saranno, ma il pubblico ci sarà di sicuro. Sono due anni che operiamo e investiamo sull’organizzazione degli Europei, dobbiamo lavorare insieme perché Roma difenda l’organizzazione delle 3-4 partite che dobbiamo ospitare in Italia. Abbiamo dimostrato di poter centrare quest’importante obiettivo che dobbiamo completare con la presenza del pubblico. La vittoria finale? Ci manca da tantissimi anni, stiamo lavorando per colmare questa sensazione di vuoto. L’ho definito già nel 2018 un rinascimento culturale”.