Diogo Jota è il protagonista di Serbia-Portogallo valida per le qualificazioni ai Mondiali 2022. La carriera del portoghese del Liverpool 
Una doppietta nel primo tempo l’ha reso il grande protagonista di Serbia-Portogallo. No, non si tratta di Cristiano Ronaldo ma di Diogo Jota che ha elevato il suo notevole bilancio in nazionale a cinque gol in undici partite.
Sta facendo bene anche in premier League, con la maglia del Liverpool, l’attaccante classe 1996. Diogo José Teixeira da Silva, questo il suo vero nome, ha iniziato con il Gondomar. E’ una piccola squadra portoghese in cui rimane fino al 2013.
Diogo Jota, star di Serbia-Portogallo che pure metteva di fronte Milinkovic-Savic e Cristiano Ronaldo, si fa notare nelle stagioni successivi nelle giovanili del Paços Ferreira. E’ in questi anni che indossa per la prima volta la maglia delle nazionali giovanili.
La sua carriera prende una direzione improvvisa, e per certi versi inattesa, nel 2016. Lo nota infatti l’Atletico Madrid che lo acquista per sette milioni e lo cede in prestito al Porto. sarà una mossa vincente.
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Serbia-Portogallo, la carriera di Diogo Jota in Premier League
In Portogallo in quell’unica stagione al Porto segna 9 gol in 37 partite. Torna ai Colchoneros, ma viene ceduto ancora, sempre in prestito, al Wolverhampton. La squadra è una colonia portoghese, la allena Nuno Espirito Santo e nella proprietà è in qualche modo coinvolto Jorge Mendes, il procuratore di Cristiano Ronaldo e Jose Mourinho.
Al termine del primo campionato in Premier, i Wolves lo riscattano. Inevitabile, dopo una stagione da 18 gol in 46 partite in tutte le competizioni. Saranno 33 alla fine del triennio che lo rende unod ei grandi attaccanti della Premier League.
Diogo Jota attira l’attenzione del Liverpool. I Reds lo portano alla corte di Klopp per 45 milioni lo scorso settembre.
Il Liverpool non brilla, ma lui sì. Nonostante la presenza di attaccanti di classe mondiale come Salah, Mané e Firmino riesce ad andare in doppia cifra. E a prendersi anche ulteriore gloria in nazionale. Per l’Europeo della prossima estate e i Mondiali 2022, il Portogallo ha un’arma in più.
