Leonard Blavatnik, ucraino dal sogno americano: il suo progetto con DAZN

Leonard Blavatnik DAZN, il colosso dello streaming ha battuto Sky nella corsa ai diritti tv di  Serie A. Carriera e curiosità dell’imprenditore fondatore dell’azienda.

Leonard Blavatnik, carriera e curiosità del fondatore di DAZN (Getty Images)
Leonard Blavatnik, carriera e curiosità del fondatore di DAZN (Getty Images)

Il calcio italiano in streaming. È questa la svolta epocale di cui si parla da giorni: DAZN ha vinto la gara per avere i diritti di trasmissione in esclusiva della Serie A. Questo significa che Sky subirà un ridimensionamento, malgrado l’opportunità di trasmettere le coppe (Champions ed Europa League).

A fare le scarpe al celebre colosso televisivo è stato Leonard Blavatnik. Imprenditore assai noto in Ucraina, nonché padrone di DAZN, pronto a cambiare le carte in tavola sul piano radiotelevisivo: l’Italia si prepara a un modo diverso per quanto concerne la fruizione delle partite di campionato. Il merito – o demerito a seconda di come vogliate vederla – è di un uomo 64enne che ha costruito da solo il proprio sogno economico. Il mito del self-made man non c’è solamente in America.

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Leonard Blavatnik DAZN, carriera e curiosità del magnate ucraino

DAZN come Netflix, il progetto di Blavatnik (Getty Images)
DAZN come Netflix, il progetto di Blavatnik (Getty Images)

Leonard Blavatnik, come riporta Repubblica, è arrivato negli Stati Uniti all’età di 21 anni. Gli USA l’hanno accolto e formato, insegnandogli i segreti dell’economia moderna: quella, appunto, che riesce a farti scommettere su situazioni inedite. Come poteva essere lo streaming su larga scala, fino a qualche anno fa, in relazione al calcio italiano. Prima di fondare la Access Industries, sua azienda di riferimento, studia Computer Science alla Columbia University. Esperienza che gli consente di addentrarsi nei meandri della programmazione informatica e non solo: lavora, inoltre, per la società di revisione Arthur Andersen.

Alla fine degli anni 80, con la caduta del muro di Berlino, Blavatnik grazie alla “famosa guerra all’alluminio” costruisce un vero e proprio impero in seguito alla privatizzazione delle aziende statali ex sovietiche nei primi anni 90. Una vera e propria scalata che lo porta, nell’arco di 40 anni, a essere – secondo quanto afferma la rivista Forbes – il 45esimo uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di 25,2 miliardi di dollari.

DAZN e il calcio italiano: “Una Netflix dello sport contro le Pay-Tv”

In grado, quindi, di gestire rapporti di forza economici e indirizzare il potere d’acquisto: il suo obiettivo dichiarato è creare una “Netflix dello sport” per spodestare – con il favore del tempo – i colossi delle Pay-Tv. Modello che, però, non convince pienamente chiunque: notevoli, infatti, nel recente passato, le perdite. 1,4 miliardi solo nel 2019. Cifre che, però, non spaventano il magnate pronto a investire la stessa cifra leggermente potenziata per il futuro di DAZN che si prepara alla sua più grande sfida da quando è stata fondata: ospitare la Serie A. Riuscirà nell’impresa? Ricorsi permettendo, la risposta potremo iniziare ad averla dalla prossima stagione calcistica.