Caso Diakhaby, Cala risponde alle accuse di razzismo: le dichiarazioni

Cadice Valencia, il difensore Cala ha parlato in conferenza stampa dell’episodio in cui è coinvolto insieme al difensore del Valencia Diakhaby

Cadice Valencia
Cadice Valencia

Dopo il fattaccio accaduto in Cadice-Valencia ha parlato proprio il diretto interessato Juan Cala. Nel dettaglio, il difensore ha tenuto una conferenza stampa in cui ha spiegato la sua visione delle cose e di come non aver mai insultato con offese razziste Diakhaby.

Le parole di Cala: “Purtroppo sono costretto a partecipare a una conferenza stampa per spiegare cosa è successo realmente. Tutto inizia con un corner a favore del Valencia dove il giocatore Diakhaby mi cade addosso, ricevo una gomitata, reclamo fallo e mi dice di rialzarmi. Poi arriva il gol, il cartellino e due momenti in cui veniamo a contatto. Dico a Diakhaby di ‘lasciarmi in pace’ ma lui continua. Poi da un momento all’altro mi accusa di averlo chiamato ‘fottuto ne**o’. Da quel momento in poi rimango con una faccia di stupore e imbarazzo per quello che sta succedendo. Poi è accaduto tutto il resto che avete già visto in campo“.

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Cadice Valencia, le dichiarazioni di Cala

Cadice Valencia, Cala si difende in conferenza stampa
Cadice Valencia, Cala si difende in conferenza stampa

Il difensore del Cadice ha continuato a difendersi e ha ammesso come è pronto a lasciare il calcio se la situazione non dovesse essere risolta: “Non ho mai detto ne**o di merda. Non gliel’ho detto e questo è abbastanza chiaro. Tutto quello che dice è falso. Se c’è un giocatore del Cadice che ha detto che sarei andato a chiedere scusa, lascerò il calcio. Questo è un linciaggio mediatico“.

Poi ha continuato: “Non mi hanno permesso di parlare con l’arbitro e io sono passato come una persona razzista, tutto quello che hanno montato è un circo. L’unico che mi ha parlato del Valencia è il delegato per chiedermi cosa sia successo. Gli ho detto che quello che stava succedendo fosse solamente spettacolo. Ero e sono shockato. Sono un professionista da 12 anni. Ho vissuto con cinesi, africani, sudamericani e ho condiviso uno spogliatoio con Benjamin Kanouté, non sono razzista. Stiamo danneggiando il calcio spagnolo con questo circo, non c’è razzismo nel calcio spagnolo. Mi rifiuto di dire il contrario. Ci sono giocatori neri in tutte le squadre, sono super integrati da molti anni”.