Superlega, dietrofront di Andrea Agnelli: il clamoroso annuncio

Andrea Agnelli, vice presidente della Superlega, ha rilasciato delle dichiarazioni clamorose in merito al prosieguo del torneo 

Superlega Andrea Agnelli
Superlega Andrea Agnelli

Andrea Agnelli fa dietrofront e dopo l’esclusione delle 6 squadre inglesi dalla Superlega si arrende. Ai microfoni di Reuters annuncia: “E’ impossibile andare avanti con questo progetto”. Un annuncio clamoroso quello del presidente della Juventus, che ha fatto marcia indietro rispetto alle dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio di ieri a Repubblica e pubblicate dal quotidiano questa mattina.

Il vice presidente della Super League aveva difeso a spada tratta la nuova competizione, parlando persino di “Patto di sangue” tra i club coinvolti. La pressione della UEFA e la rivolta di tifosi e giocatori, però, ha portato le 6 squadre inglesi coinvolte (United, City, Liverpool, Chelsea, Tottenham e Arsenal) ad uscire dalla competizione. Lo stesso ha fatto l’Inter e ben presto farà anche il Milan. Una scelta drastica, che ha spiazzato lo stesso Andrea Agnelli, costretto a fare un passo indietro.

Superlega, Andrea Agnelli si arrende: l’annuncio

Andrea Agnelli Superlega
Andrea Agnelli Superlega

La Superlega non può proseguire senza i 6 club inglesi, ha dichiarato il patron bianconero questa mattina. L’annuncio è storico e rischia di mettere fine ad un progetto “nato” appena 2 giorni fa e che ha stravolto il mondo del calcio in circa 48 ore. Alla fine del suo intervento, il patron della Juve ha concluso con un messaggio amaro: “Resto convinto della bellezza del progetto. Avremmo creato la miglior competizione al mondo.

Il presidente Agnelli è stato uno dei fondatori della Superlega insieme a Florentino Perez, che nella serata di ieri ha disertato l’intervista per Radio Cadena Ser, programmata proprio per discutere di tutte le novità che hanno iniziato a susseguirsi nel giro di pochi minuti, dopo l’annuncio dell’esclusione del Manchester City. Un silenzio che è valso mille parole e che potrebbe aver segnato la morte della Superlega.

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