Inter, Péter Gulácsi obiettivo per il dopo Handanovic: chi è il portiere del Lipsia

L’Inter mette gli occhi su Péter Gulácsi come possibile erede di Samir Handanovic: storia, profilo e curiosità del portiere del Lipsia.

Gulacsi Inter
Gulacsi Inter

L’Inter continua la ricerca per il nuovo padrone della sua porta. La successione di Handanovic è un punto importante del mercato nerazzurro che sta valutando diversi profili. Oltre alle piste italiane, che portano ai soliti Cragno e Musso, spunta un nome nuovo dall’estero. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, ci sarebbero stati contatti con gli agenti di Péter Gulácsi.

Nella lista degli obiettivi rientra anche lo storico portiere del Lipsia che avrebbe manifestato l’intenzione di provare una nuova avventura. Il 31enne ungherese è legato da un contratto fino al 2023 e soprattutto da una clausola rescissoria.

Il suo valore è di 13 milioni di euro, ma in ogni caso il club tedesco non ha in mente una sua cessione. A fronte dell’interesse dell’Inter c’è la possibilità che possa arrivare un’offerta rinnovo per convincerlo a restare. L’ultima parola comunque sarà del giocatore, tentato dal

Ti potrebbe anche interessare -> Inter, Lukaku svela il futuro di Conte: i retroscena sulla lite con Ibrahimovic

Gulácsi Inter: trattativa in corso, la sua carriera

Gulacsi Inter
Peter Gulacsi

L’Inter mette nel mirino Péter Gulácsi, portiere e colonna del Lipsia da diversi anni. Fin da giovane si sarebbe capito che avrebbe fatto molto strada e, dopo i primi passi in patria, arrivò la chiamata del Liverpool. A 17 anni lasciò l’Ungheria per trasferirsi in Inghilterra, la patria del calcio, aggregandosi all’academy dei Reds.

Un sogno per il giovane Gulácsi che non riuscì mai a debuttare in prima squadra, ma restò ad Anfield per diversi anni giocando qualche partita nella squadra riserve. Non mancarono i prestiti in categorie inferiori (per esempio in Championship con l’Hull City) prima del definitivo addio nel 2013.

Da quel momento iniziò la vera scalata della sua carriera che esplose nella famiglia Red Bull, prima al Salisburgo e poi al Lipsia dove è diventato uno degli artefici di questa favola. Dalla seconda divisione tedesca fino alla semifinale di Champions League in pochi anni: un cammino incredibile riconosciuto anche da un premio a livello individuale. Nel 2019 infatti fu votato miglior giocatore ungherese dell’anno.