Superlega, scoppia la guerra tra i dodici club fondatori

Juve, Barcellona e Real Madrid sono pronte alla guerra legale contro gli altri dodici club fondatori della Superlega.

Superlega Real Juve Barcellona
Superlega Real Juve Barcellona

C’eravamo tanto amati, anche se per poco. I dodici club fondatori della Superlega si sono spaccati in due fazioni. Da una parte ci sono Arsenal, Tottenham, Liverpool. Manchester City, Chelsea, Manchester United, Atletico Madrid, Inter e Milan; dall’altra Juventus, Real Madrid e Barcellona. I primi nove hanno appena firmato un accordo con la Uefa per evitare l’esclusione dalle competizioni europee. Gli altri tre hanno rifiutato e sono pronti allo scontro frontale.

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Superlega, Juve, Barcellona e Real contro tutti
Superlega, Juve, Barcellona e Real contro tutti

Superlega, Juve, Barcellona e Real contro tutti

Giovedì scorso le due società spagnole e la Vecchia Signora hanno inviato una lettera agli altri nove club per invitarli a non trovare l’accordo con la UEFA. Un invito che in realtà è qualcosa di molto più minaccioso. All’interno della comunicazione sono infatti annunciate le vie legali per richiedere i danni dopo la fine del progetto. In sostanza le società che oggi si sono accordate con la Uefa hanno violato il contratto firmato per far partire la Superlega e ora devono pagare i danni per il loro comportamento. Questo è quello che racconta il New York Times, con la possibilità che questo costi tanti milioni di dollari a chi si è schierato contro Juve, Real e Barcellona.

Insomma il progetto di creare una competizione elitaria con quindici squadre fondatrici sempre presenti e solo cinque “invitate”, è naufragato in fretta. I club, che all’inizio sembravano aver formato un fronte unico e unito, si sono invece divisi alle prime pressioni, prima di UEFA e FIFA e poi dei tifosi, soprattutto quelli inglesi. Ora nove sono rientrate nei ranghi mentre altre tre non lo hanno fatto, da adesso in poi la palla passa ai legali che avranno il loro bel da fare per sciogliere tutti i nodi venuti al pettine.