Inter, lo scudetto non basta: perché Conte è a rischio

Antonio Conte e alcuni dirigenti nerazzurri potrebbero non proseguire l’avventura all’Inter: lo scenario e i motivi del possibile addio.

Inter Antonio Conte rinnovo
Inter Conte addio (Gettyimages)

L’anno del club nerazzurro è stato pazzo, come suggerisce l’inno sociale. Antonio Conte è riuscito a portare l’Inter in trionfo, nonostante i problemi economici della società, che ad un certo punto della stagione è stata anche messa in vendita.

Non è bastato e non basterà il titolo di Campione d’Italia per risanare la crisi finanziaria che sta attraversando la Beneamata. Ed è proprio per tale ragione che ci saranno tagli, riduzioni e rinunce, che potrebbero coinvolgere anche lo staff tecnico e dirigenziale.

I contratti di alcune figure principali del club sono in scadenza il prossimo anno, ed è ancora da decidere se ci siano le basi per continuare il progetto o se il sogno dei tifosi sia già finito. Il futuro di Conte, Marotta e Ausilio è tutt’altro che già scritto.

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Inter, Conte senza rinnovo: può lasciare il club a fine stagione

Inter Conte panchina
Inter Antonio Conte (Gettyimages)

Il presidente Zhang ha chiara la situazione. Per poter competere ad alti livelli anche l’anno prossimo, bisognerà cedere alcuni uomini importanti e ridurre il peso degli ingaggi. In uscita, tutti quelli che avrebbero deluso le aspettative o che possono generare profitti, come Brozovic e De Vrij, protagonisti indiscussi, ma non necessariamente indispensabili.

Meno chiara è la permanenza all’Inter di Antonio Conte, Beppe Marotta e Piero Ausilio. Infatti, i tre hanno il contratto in scadenza al 2022 e al momento non sembra esserci aria di rinnovo, ma questo può avvenire solo in corso d’opera, durante la prossima stagione. Decisivo sarà l’incontro al termine del campionato tra i tre e il presidente nerazzurro, quando sul tavolo di discussione si farà il punto sulla situazione economica e gli obiettivi futuri.

Non è da escludere, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, che allenatore e dirigenti siano disposti ad affrontare una nuova stagione più complessa di quella attuale. Conte potrebbe lasciare l’incarico e non condividere le linee guida societarie, così come l’amministratore delegato e il direttore sportivo: tutti in attesa di conoscere il proprio destino.