Bono Vox e The Edge nell’Inno di Euro 2020 con Martin Garrix

Un inno non solo dedicato Euro 2020 ma anche alla passione della gente, alla sua capacità di entrare in connessione, una voce contro divisioni ed estremismi: è “We are the People”

Bono Vox
Un’immagine di Bono Vox durante il suo ultimo tour con gli U2 (Getty Images)

Quando tre anni fa il dj olandese Martin Garrix fu incaricato dalla Uefa di scrivere l’inno di Euro 2020, il musicista si è confrontato con una grandissima responsabilità.

Bono Vox e The Edge per Euro 2020

“Avevo in mente un brano – dice Garrixqualcosa che fosse evocativo, e che avesse sonorità internazionali ma al tempo stesso semplici. Ma mi sono anche detto… che non ero grande abbastanza per dare alla canzone il respiro che avrei voluto. Ho chiesto alla casa discografica se fosse possibile contattare Bono e The Edge degli U2. Mi hanno detto… ‘chiamali’. E li ho chiamati. Quando mi hanno detto sì ho urlato e pianto come un ragazzino”.

E “We are the People” è diventato un brano che può cambiare la storia musicale di questo 2021. Una splendida canzone, molto intensa, con sonorità pop-rock estremamente coinvolgenti. E un testo meraviglioso.

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Il testo

Il brano parla di gente: gente che ha molto in comune senza saperlo, e che si connette su un piano sempre più intenso e personale fino a quando la vita di ognuna delle persone coinvolte in questo processo non cambia per migliorare. Il riferimento è al Covid, ma anche agli attentati subiti dall’Europa negli ultimi anni, all’incendio di Notre Dame. Il testo ovviamente è di Bono: “Quando mi chiese se poteva cambiarlo un po’ gli ho detto… scherzi?  Fai quello che vuoi – racconta Garrixe lui lo ha cambiato completamente”.

Le chitarre di The Edge aprono il brano con un effetto picking molto simile a quello di “Where the streets have no name”, un suono inconfondibile.

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Bono Vox
Bono Vox, leader degli U2 e voce del nuovo Inno di Euro 2020 (Getty Images)

Il video

Nel video compaiono molti figuranti impegnati in attività quotidiane: niente mascherine. Il mondo si è liberato del Covid: si gioca a calcetto, ci si allena, si lavora. E decine di persone di età, genere, provenienza diversa si riunisce connettendosi su un piano virtuale. Pub, parco, scuole, il campetto del quartiere e lo splendido stradio londinese di Brisbane Road, quello del Leyton Orient, diventano il teatro di una grande festa collettiva che mette al centro il calcio e la gente: “Siamo le persone che stavamo aspettando”. É un modo per dire che noi, i fan, siamo ospiti e invitati, e siamo l’unica cosa che conta. Perché senza di noi, la gente, il calcio non esiste.

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L’impegno di Bono Vox

Non è certo la prima volta che Bono e The Edge partecipano a progetti ‘collettivi’ per grandi eventi. Nel 2000 i due U2 erano ospiti a Sanremo per aderire alla campagna “Cancella il debito” e la sua esecuzione acustica di “All I want is You” diventò uno dei momenti più alti della storia del Festival. Dopo il dramma dell’uragano Kathrina scelse di cantare con di Billy Joe Armstrong dei Green Day “The Saints are Coming” un vecchio brano scritto da Stuart Adamson degli Skids che parla di smilitarizzazione. Esercito ed aeronautica senza bombe e armi: solo per fare del bene e portare aiuti. 

Il video ufficiale di “We are the People” con Martin Garrix, Bono e The Edge

La fantastica esecuzione di “All I Want is You” di Bono a Sanremo 2000

Il video di “The Saints are Coming” incisa per raccogliere fondi dopo l’uragano Kathrina