Serie A, caos stipendi, le società chiedono aiuto: cosa sta succedendo

Le società di Serie A chiedono azioni importanti per il pagamento degli stipendi, si cerca la soluzione ad un grosso problema.

Stipendi Serie A
E’caos per il pagamento degli stipendi in Serie A (Getty)

La Serie A fa i conti con la crisi economica dovuta anche alla pandemia. I bilanci sono in rosso e le spese iniziano a diventare troppo pesanti per tutti. Così nell’ultima assemblea di Lega sono state messe sul piatto alcune strategie per provare a risolvere il problema.

La prima sarebbe lo slittamento delle date del pagamento degli ingaggi a calciatori e staff tecnici. I club hanno chiesto di poter spostare le scadenza facendo slittare in avanti di un mese quelle di maggio e aprile e a dicembre quelle di giugno e luglio.

LEGGI ANCHE –> Stipendi Inter, Gravina preoccupato: le parole del presidente FIGC

Stipendi Serie A, continua il caos, le richieste dei club

Stipendi Inter Gravina
Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina (Getty)

Inoltre, seguendo la via tracciata dall’Inter e seguita anche dalla Juventus, tutte le società potrebbero iniziare i colloqui con l’AIC per il taglio di due mensilità. I nerazzurri sono già in trattativa con i propri calciatori e sono emerse difficoltà perché i giocatori non vorrebbero accettare le misure. I bianconeri hanno appena messo la questione sul tavolo e ancora non ci sono indiscrezioni sulla reazione della squadra.

Le richieste dei club di Serie A saranno formalmente annunciate e discusse nel prossimo Consiglio Federale che è in programma il 17 maggio. Sarà una battaglia dura, al momento lo spostamento delle date dei pagamenti sembra essere la via più percorribile rispetto al taglio delle mensilità.

Di certo il calcio da ora in poi dovrà cercare di limitare le spese, il COVID è andato ad incidere su una situazione molto delicata in cui non sembrano più bastare i soldi dei diritti tv. La speranza delle società è poi quella di poter riaprire gli stadi per dare fiato alle casse con la vendita di biglietti e abbonamenti. La questione è però ormai rimandata alla prossima stagione in cui si punta all’ingresso di almeno il 50% dei tifosi negli impianti già nelle prime giornate di campionato.