Calcio

Petr Cech, il caschetto che gli ha cambiato la vita: perché lo indossava

Petr Cech compie oggi 39 anni e un caschetto gli ha cambiato la carriera da giocatore: perché era costretto ad indossarlo 

Petr Cech ex portiere del Chelsea (Getty Images)

La carriera di Petr Cech è stata costellata di soddisfazioni, successi e trofei. Considerato uno dei portieri più forti nella storia del calcio moderno, è diventato una leggenda del Chelsea, vincendo anche una Champions League nella stagione 2011-12.

Diventato dirigente dei Blues dopo il suo ritiro nel 2019, deve la sua fama per le incredibili doti tra i pali, ma anche per lo storico caschetto indossato dal lontano 2006. Un oggetto entrato nella storia e che è ancora oggi conservato nel museo del Chelsea a Stamford Bridge.

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Petr Cech, la storia del caschetto: perché lo indossava in campo

Petr Cech ex portiere dell’Arsenal (Getty Images)

A 39 anni esatti dalla nascita di Petr Cech, in molti ancora si domandano: ma perché indossava quel caschetto nero durante le partite? Abbiamo deciso quindi di ripercorrere la storia di un accessorio, tanto importante, quanto iconico.

E’ il 14 ottobre del 2006 e il Chelsea affronta il Reading. Su un lancio lungo praticamente irraggiungibile, Stephen Hunt, attaccante irlandese, non frena la sua corsa e si scontra duramente con Petr Cech, uscito in presa bassa per bloccare il pallone.

L’impatto è tremendo e il centravanti, da quel giorno, sarà principalmente ricordato solo per quel terribile scontro. Il ginocchio di Hunt ha distrutto una parte del cranio di Cech, sopra la tempia destra. Si tratta di una frattura depressa, che richiede un’intervento d’urgenza.

Il portiere, fortunatamente non era in fin di vita, ma si sono temuti danni cerebrali permanenti e una carriera finita anzitempo. Al termine della partita, José Mourinho, all’epoca allenatore dei Blues, si scagliò contro Hunt, accusandolo persino di aver riso una volta tornato al centro del campo.

I medici consigliarono a Petr Cech di smettere per sempre con il calcio, ma il portiere ebbe intenzioni completamente differenti e dopo appena 3 mesi scese nuovamente in campo, con l’obbligo di indossare un caschetto protettivo.

Pochi giorni più tardi rivelò di essere tornato ad allenarsi con regolarità e senza la minima paura dei contrasti. Quel 14 ottobre di quasi 15 anni permise al mondo intero di conoscere la determinazione e il coraggio di un portiere che rimarrà per sempre nella leggenda del calcio.

Claudio Mancini

Claudio Mancini, 23 anni. Diplomato nel 2018 al Liceo linguistico e attualmente aspirante giornalista e vincitore di un Master nel settore. Cresciuto con il sogno di diventare telecronista sportivo.

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