Inaugurazione Stadio Maradona, la decisione ufficiale dopo le polemiche

L’inaugurazione ufficiale dello stadio Maradona continua a destare polemiche a Napoli, oggi è arrivata la decisione del Comune.

Stadio "San Paolo" (Getty Images)
Lo sgtadio San Paolo diventato Diego Maradona (Getty Images)

Giorni di botta e risposta, polemiche e alla fine la decisione ufficiale che forse scontenta tutti. Lo stadio San Paolo di Napoli è da tempo ormai per tutti lo Stadio “Diego Armando Maradona“. L’intitolazione è arrivata a furor di popolo dopo la scomparsa del campione argentino, simbolo di Napoli e del Napoli per tantissimo tempo.

Eppure il passo ufficiale non è ancora stato fatto. Il Comune non ha mai trovato la data giusta per l’inagurazione. Negli scorsi giorni si era parlato del 29 luglio ma la squadra di De Laurentiis non avrebbe potuto partecipare perchè in viaggio verso Monaco di Baviera, due giorni dopo c’è l’amichevole con il Bayern Monaco.

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Inauugurazione stadio Maradona: le parole di De Magistris

Inaugurazione stadio Maradona
Luigi De Magistris sindaco di Napoli (Getty)

Così oggi è arrivata la decisione ufficiale: nessuna inaugurazione ufficiale, lo Stadio Diego Armando Maradona sarà tale ma non ci sarà nessun momento di celebrazione. Il sindaco De Magistris ha ammesso oggi a Canale 21: “Ho molta amarezza. Siamo stati rapidissimi a intestare lo stadio a Diego, che è la persona napoletana-argentina che ha più unito il nostro popolo. Vedere in questi giorni un dibattito surreale, intossicato, perché volevamo mettere un altro step nel ricordo di Maradona. In attesa del giorno in cui i tifosi potessero tornare allo stadio, avevamo pensato di mettere la targa, la scultura e far venire 500 bambini in rappresentanza della città. E invece mamma mia cosa s’è scatenato!”

L’analisi del primo cittadino è poi più ampia: “Allora se Maradona deve diventare un fatto politico per qualcuno, che ha a cuore solo interessi particolari e non il messaggio di Maradona, e noi diventare nostro malgrado protagonisti di una divisione, vuol dire che un evento di questo tipo non ha ragione d’essere”.