Colpi di testa al bando: polemiche per la decisione della Football Association

L’iniziativa della Football Association di limitare i colpi di testa ha generato numerose critiche. Il parere dell’ex giocatore Tony Cascarino.

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La nuova riforma sui colpi di testa (Getty Images)

La Football Association, ovvero la federazione calcistica inglese, ha voluto attuare una norma per la salvaguardia dello stato di salute a lungo termine dei suoi calciatori. L’associazione ha indicato un numero massimo di colpi di testa per giocatore da poter eseguire nelle quotidiane sessioni di allenamento, con lo scopo di ridurre eventuali problematiche cerebrali ai calciatori.

È stato dimostrato che ci potrebbe essere un nesso tra la frequenza dell’utilizzo della testa in situazioni di gioco e l’insorgere di alcune malattie. Per questo motivo la FA ha deciso di limitare a 10 colpi di testa per giocatore il numero massimo di volte in cui questo gesto si potrà compiere in allenamento. La decisione della federazione inglese ha naturalmente generato molte polemiche anche tra gli ex calciatori.

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La Football Association contro il colpo di testa

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Colpo di testa al centro dei dibattiti in Premier League (Getty Images)

Limitare i colpi di testa nelle sessioni di allenamento non è stata una grande idea secondo alcuni ex giocatori del campionato inglese. Tony Cascarino ha commentato la decisione della Football Association. L’ex giocatore era un centravanti vecchio stampo, senza eccellenti qualità balistiche, e con numerosi goal di testa segnati in carriera. La sua storia da giocatore sarebbe stata diversa se una decisione del genere fosse stata attuata a suo tempo.

Secondo Cascarino, la decisione della Football Association provocherà più danni che benefici. Limitare il numero di colpi con la testa nelle sessioni d’allenamento porterà i giocatori ad avere minore naturalezza nel compiere questo gesto. Secondo l’ex calciatore avrebbe più senso eliminare definitivamente questo gesto atletico dalle regole del calcio.