Green pass, come è andato il ritorno allo stadio: le reazioni dei tifosi

I trentaduesimi di Coppa Italia segnano il ritorno dei tifosi allo stadio ma solo se muniti di green pass. Come è andata la prima giornata della nuova era

Green pass, come è andato il ritorno allo stadio: le reazioni dei tifosi
Green pass, come è andato il ritorno allo stadio: le reazioni dei tifosi

Torna la Coppa Italia e tornano dopo un anno e mezzo i tifosi allo stadio. Per le gare dei trentaduesimi in programma questo weekend, è prevista l’occupazione massima del 50% degli impianti con la formula della scacchiera. Ogni spettatore, dunque, deve avere posti liberi a destra, a sinistra, davanti e dietro.

Per entrare allo stadio, serve il green pass, ovvero il documento che si ottiene avendo ricevuto almeno una dose di vaccino o si è sottoposto a un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti o ancora chi è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi.

Resta in vigore anche l’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare la distanza minima di un metro nelle aree comuni come le zone ristoro o i bagni.

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Allo stadio con il green pass, le reazioni

Per la sfida Pordenone-Spezia che ha aperto il programma, è stata aperta soltanto la tribuna centrale. Più estesa l’affluenza per Genoa-Perugia, la prima al Ferraris con i tifosi sugli spalti da prima del lockdown.

Non c’è il grande pubblico, 800 i biglietti venduti sui 4000 mila disponibili. Ma i tifosi, consapevoli dell’aumento necessario dei controlli, si sono presentati allo stadio in anticipo.

Nessun problema ai tornelli per gli steward, che hanno scaricato sui propri telefoni l’app dedicata, ma in futuro è previsto che abbiamo dei palmari appositi. Lo fa sapere la società “Luigi Ferraris”, che gestisce l’impianto, partecipata al 50% da Genoa e Sampdoria.

Qualche tifoso, con un green pass stampato in formato cartaceo, non è stato fatto entrare, ma è dovuto andare in farmacia per un tampone immediato.

I gruppi organizzati invece hanno optato per una protesta e non sono entrati. “Oltre alla chiusura delle gradinate, il numero ridotto delle persone che possono assistere non può essere un argomento trascurabile – hanno scritto -. Così non riusciamo davvero a entrare nel nostro stadio”.