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Pedro dalla Roma alla Lazio: da Ziroli a Kolarov, i doppi ex del derby

Lo spagnolo Pedro allunga la lista dei giocatori che hanno vestito la maglia della Roma e della Lazio

Pedro alla Lazio: da Ziroli a Kolarov, i doppi ex del derby di Roma

Nella prossima stagione, Pedro sarà il numero 9 della Lazio. La società ha ufficializzato sui suoi profili social l’arrivo dello spagnolo, già allenato da Maurizio Sarri ai tempi del Chelsea.

Pedro va dunque ad allungare la lista dei calciatori che hanno vissuto il derby di Roma con i giallorossi e con i biancocelesti. Un elenco che inizia con l’ala Luigi Ziroli. Fu lui a segnare il primo gol nella storia della Roma, è anche il primo giallorosso convocato in Nazionale, ma giocò il primo derby per la Lazio. 

Famoso il caso di Arne Selmosson che nel 1954 l’indebitato presidente della Lazio Anacleto Giani dovette cedere ai rivali. Lo svedese è rimasto l’unico prima di Kolarov ad aver segnato in un derby con entrambe le maglie.

Lo chiamano Raggio di Luna, ma non ha niente a che fare con il soprannome dell’attaccante al centro della commedia con Ernesto Calindri, Lauretta Masiero e Robert Alda che debutta al Teatro Sistina nel 1955: la “Padrona di Raggio di Luna”, appunto. Quella storia è ispirata al presidente del Palermo, per molti il vero inventore del calciomercato, Raimondo Lanza di Trabia. Nella commedia, il presidente di una squadra acquista un calciatore dalla celebratissima capacità di palleggiare, che di fatto sua moglie tiene in giardino solo per vederlo.

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I “tradimenti” di Cordova e Manfredonia

Il trasferimento di Pedro non sembra essere stato vissuto come un tradimento. Ben altra reazione hanno avuto il passaggio alla Lazio dell’ex capitano della Roma Franco “Ciccio” Cordova e quello contrario di Lionello Manfredonia. 

Quando giocava nella Roma Cordova era un centrocampista capace di unire la grinta dei mediani e l’inventiva dei trequartisti. Nel 1970 ha sposato l’attrice Simona Marchini, allora figlia del presidente dei giallorossi.

Diventato capitano con Liedholm nel 1970, lo sarebbe rimasto per tutta la prima metà degli anni Settanta. Intanto la Roma cambia proprietà, passa ad Anzalone che vuole ringiovanire la squadra e venderlo al Verona. Cordova vuole rimanere a Roma e per ripicca in poche settimane si accorda con la Lazio pochi mesi dopo la tragedia ancora oggi incredibile della morte di Luciano Re Cecconi che entrò in una gioielleria e venne ucciso dal proprietario, ancora oggi non si sa bene perché.

I tifosi biancocelesti, invece, non dimenticheranno mai il trasferimento di Lionello Manfredonia, che ha giocato 201 partite in otto stagioni con la Lazio. Ha esordito nel 1975 contro il Bologna, la stessa squadra che segnerà 14 anni dopo la fine della sua carriera. Durante la sua permanenza alla Lazio ha anche cantato il nuovo inno firmato Toni Malco con Vincenzo D’Amico e Bruno Giordano.

Coinvolto nello scandalo del Totonero insieme a Giordano, Wilson e Massimo Cacciatori, viene arrestato e squalificato per tre anni e 6 mesi. Torna dopo l’amnistia post Mundial 1982, passa alla Juventus nel 1985 e, dopo aver vinto uno scudetto e una coppa Intercontinentale, nel 1987 arriva alla Roma. La tifoseria si spacca tanto che nascono i “GAM”, i “Gruppi Anti Manfredonia”. Poi, il 30 dicembre 1989, crolla a terra al sesto minuto di un Bologna-Roma di campionato. Giordano, che gioca con i rossoblù, è tra i primi a soccorrerlo. Riprenderà conoscenza solo 42 ore dopo, all’Ospedale Maggiore in coma. E’ la sua ultima partita da calciatore.

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Da Peruzzi a Kolarov, gli ultimi casi prima di Pedro

Mihajlovic passato dalla Roma alla Lazio come Pedro

Il passaggio alla Lazio di Pedro matura dopo una serie di scambi più frequenti dagli anni Novanta, almeno dopo il passaggio in biancoceleste del portiere Angelo Peruzzi. Il portieres si afferma alla Lazio insieme a Sinisa Mihajlovic, che aveva debuttato in Serie A nella Roma di Boskov. Suo il primo gol per la Lazio in Champions League. Meno eclatanti i passaggi d Di Biagio e Muzzi, Di Mauro che segna un gol da ex col dente avvelenato alla Roma, Siviglia e Fuser. 

Più significativo quello del terzino Aleksandr Kolarov, per quanto non diretto. Il serbo è  l’unico giocatore ad essere andato a segno per più di una volta nel derby della Capitale tanto per la Lazio quanto per la Roma.

 

Alessandro Mastroluca

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