Italia, Bonucci e lo sfottò della pastasciutta: tutta la verità

Leonardo Bonucci è tornato sullo sfottò della pastasciutta: chi erano i destinatari della sua provocazione a EURO 2020, la verità in conferenza stampa.

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Leonardo Bonucci, in conferenza stampa con la Nazionale (Getty Images)

Domani l’Italia torna in campo per la prima volta da campione d’Europa. E’ passato un mese e mezzo dal trionfo di Wembley contro l’Inghilterra e c’è subito un altro obiettivo da raggiungere. Dal Franchi di Firenze ripartirà la corsa verso i Mondiali 2022 dove gli azzurri sono attesi da grandi protagonisti. Prima però bisognerà conquistarsi la qualificazione, riservata a chi chiuderà in testa il suo girone.

Al momento la Nazionale di Mancini guida a punteggio pieno il Girone C e cercherà di assicurarsi il biglietto per il Qatar il prima possibile. Alla vigilia del primo match di questa sosta è intervenuto in conferenza stampa anche Leonardo Bonucci, autore del decisivo gol del pareggio nella finale di EURO 2020. Il difensore della Juventus è tornato anche sul celebre sfottò della pastasciutta, spiegando il vero significato di quella provocazione.

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Bonucci rivela: “Chi deve mangiare la pastasciutta”

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Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e dell’Italia (Getty Images)

Durante la sua intervista, Bonucci è stato incalzato da un giornalista che ha chiesto: “Chi c’è al tavolo che deve ancora mangiare pastasciutta?”. Una domanda simpatica in riferimento allo sfogo del difensore dell’Italia al termine della finale vinta contro l’Inghilterra. Un’uscita che ha riscosso molto successo nelle settimane seguenti e lo stesso diretto interessato l’ha riproposta insieme al compagno e amico Chiellini.

Alcuni però forse avevano dato un’interpretazione diversa alle sue parole, spiegate pubblicamente davanti alla sala stampa: “Si riferiva a chi nei giorni precedenti parlava di un Inghilterra già campione e in generale a chi non credeva in noi. Alcuni ci davano sicuramente per sconfitti agli ottavi o ai quarti, poi il campo ha detto un’altra cosa”. Insomma una rivincita contro tutti i critici e coloro che hanno sottovalutato gli azzurri.