Koulibaly sempre più leader: gli effetti della “cura” Spalletti

Koulibaly sempre più colonna portante di questo Napoli. Contro la Juventus, prestazione sontuosa e gol. Terza vittoria di fila per Spalletti.

Koulibaly trascina i partenopei contro i bianconeri (Getty Images)
Koulibaly trascina i partenopei contro i bianconeri (Getty Images)

Vedi Napoli e poi…rinasci. La storia calcistica rende onore ai partenopei in questo inizio di stagione: gli azzurri di Spalletti vincono contro la Juventus che frena inesorabilmente in questo avvio. L’assenza di Ronaldo cambia la squadra, a quanto pare non basta il ritorno di Allegri.

Il ritorno del tecnico di Certaldo in Serie A dopo il periodo sabbatico di quasi due anni ha dato i suoi frutti: la voglia c’è e, se inizialmente doveva togliersi di dosso un po’ di ruggine, le idee chiare di Spalletti non hanno faticato a fare breccia nel Napoli. Uno spogliatoio che l’ha accolto come un innovatore, dopo l’addio di Gattuso – fra polemiche e incomprensioni – che tanto bene aveva fatto all’ombra del Vesuvio dopo anni di alti e bassi con Ancelotti.

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Koulibaly sempre più leader: la “cura” Spalletti funziona

Il difensore prende per mano i partenopei (Getty Images)
Il difensore prende per mano i partenopei (Getty Images)

Luciano – anzi, lucky Luciano – Spalletti è chiamato a dare una dimensione stabile ai partenopei: tornare grandi da subito dopo tanti obiettivi sfiorati, ma senza quel clamore che invece è l’anima delle strade partenopee. Già nelle conferenze stampa si percepisce l’attaccamento a un progetto: la squadra segue l’allenatore perché sta dimostrando di tenere i suoi pezzi forti.

Le parole al miele per Insigne – ancora in bilico con il contratto – e Koulibaly sono una testimonianza: il difensore era sul punto di partire, ma il tecnico l’ha voluto tenere a ogni costo. “Ditemi dove mi devo incatenare per far rimanere Koulibaly al Napoli e lo faccio”, oppure “Koulibaly è il più forte giocatore che abbia mai allenato”. Tutti segnali nel ritiro volti a galvanizzare ambiente e singoli che, a parte qualche svarione (come contro il Benevento), stanno ripagando a dovere.

Lo stesso Koulibaly doveva partire per permettere al Napoli di far cassa e, invece, è rimasto a rinsaldare una difesa e uno spogliatoio bisognoso di punti fermi: tre, innanzitutto. Quelli arrivati contro la Juventus nel primo big match della stagione partenopea. Dati che confortano la squadra.

Napoli ritrovato: Spalletti riparte dagli uomini chiave

Spalletti, non a caso, è il secondo allenatore della storia del club a vincere tutte e tre le prime gare di Serie A. Prima di lui solo Rafa Benitez. Quando si dice partire col piede giusto: lo zampino ce l’ha messo pure Koulibaly che, da vero leader, difende i propri colori e affonda il colpo quando c’è bisogno.

Un Napoli ritrovato grazie a quei pezzi pregiati che hanno ricominciato a splendere. Il sole torna alto a Castel Volturno, Spalletti si riprende quello che aveva lasciato per strada e, forse, trova un braccio destro che può cancellargli anche la fama di uomo ammazza-spogliatoio. Quella con la Juventus è molto più di una vittoria: 3 punti che sanno di rinascita.