Carlo Ancelotti, attuale tecnico del Real Madrid, racconta i retroscena del suo addio al Napoli di due anni fa. 
L’allenatore della decima Champions League vinta è tornato per riportare in alto il Real Madrid. Dopo l’addio di Zidane, Florentino Perez non ha avuto dubbi, ha richiamato Carlo Ancelotti e per ora la scelta sembra decisamente azzeccata.
Cinque partite tra campionato e Champions con quattro vittorie, compresa quella all’esordio in Europa a San Siro con l’Inter, e tre nella Liga. Insomma la strada intrapresa sembra quella giusta, ma nelle ultime ora il tecncio ha voluto parlare anche del suo recente passato e dei due anni vissuti a Napoli: “splendidi” questo il suo commento.
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L’addio di Carlo Ancelotti al Napoli di De Laurentiis
Splendidi sì, ma con addio finale. E quindi cosa è successo? Perchè il rapporto non è continuato? La risposta arriva direttamente da Ancelotti: “Quando non c’è sintonia tra società ed allenatore è giusto separarsi, anche quest’anno il Napoli è competitivo”.
Una frecciatina ma nessun rimpianto perché, spiega ancora l’allenatore italiano: “So benissimo come funziona il calcio e credo che sia finita nel modo giusto”. Infine una battuta sul suo rapporto con De Laurentiis: “Sono andato molto d’accordo con lui e ho conosciuto una piazza splendida”.
Infine il tecnico fa le carte al campionato italiano: “E’una serie A molto equilibrata, l’Inter ha mantenuto la struttura dell’anno scorso, la Juve è in difficoltà perchè ha perso certezze, e il Napoli lo vedo competitivo”.
Un occhio di riguardo all’Italia Ancelotti lo ha anche per un suo giocatore, Brahim Diaz infatti è di proprietà del Real Madrid: “Per la sua crescita era importante giocare – spiega il mister – è andato al Milan non per caso, ma perché conosciamo la struttura della società e della squadra”.
