Spezia-Juventus, Allegri perde un big della difesa: l’annuncio in conferenza stampa

Domani in campo Spezia-Juventus per la quinta giornata di Serie A. Il tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match

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Allegri, allenatore della Juventus (Getty Images)

Domani alle ore 18.30, la Juventus sfiderà al Picco lo Spezia per il match della quinta giornata di Serie A. Una sfida importante per la Juve che nelle prime quattro giornate ha conquistato solamente due punti e occupa il terz’ultimo posto in classifica. Urge una sterzata ad una stagione iniziata con qualche difficoltà di troppo.

Massimiliano Allegri, pochi minuti fa, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida. Il tecnico toscano ha esordito parlando di alcune rotazioni in vista: “Contro lo Spezia ci saranno de cambi perché alcuni hanno giocato molto e devono riposare. Voglio una partita di testa domani”.

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Spezia-Juventus, le dichiarazioni di Allegri in conferenza stampa

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Massimiliano Allegri (Getty)

Successivamente Allegri ha rivelato come alcuni giocatori non ci saranno: “Morata ci sarà, Chiellini invece non sarà a disposizione. Il recupero di Arthur procede bene. Ora si gioca in 16 con i 5 cambi, esigo massimo rispetto da coloro che entrano sia per il club che per i compagni”. 

Su Chiesa, Allegri ha affermato: “Domani sia lui che De Ligt saranno titolari, ma tatticamente non cambierà niente. Federico deve migliorare nella lettura del match, quando passare e quando dribblare. Deve essere della partita per tutti i 95 minuti”.

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Lo sfogo dopo Juve-Milan, la verità del tecnico

Allegri è tornato anche sullo sfogo contro i suoi giocatori dopo il pareggio contro il Milan. “E’ stata una cosa normale, sono umano anche io” ha detto il tecnico bianconero.

“E vogliono giocare nella Juve…” ha sbottato Allegri mentre rientrava verso gli spogliatoi. Ce l’aveva, ha spiegato, con chi era entrato dalla panchina evidentemente senza aver mostrato il piglio, la determinazione, la cattiveria che il tecnico si sarebbe aspettato.

“Una volta si giocava in 14, adesso si gioca in 16. Chi scende in campo deve avere rispetto per chi va in panchina, chi entra deve dare una mano ai compagni”, ha spiegato. “Mi hanno sempre insegnato che conta solo il campo”.