Donnarumma nella bufera: l’iniziativa dei tifosi contro il portiere | FOTO

Donnarumma torna a San Siro per la semifinale di Nations League: alla Scala del Calcio è gelo puro. I suoi ex tifosi non lo perdonano.

Donnarumma Europeo
Donnarumma a Euro 2020 (Getty)

Italia-Spagna si avvicina e Donnarumma si prepara a tornare a San Siro. Non propriamente un campo neutro per il portiere che, alla Scala del Calcio, ci ha passato anni e ora la ritrova da ex. Tutto come prima, o quasi, perchè i tifosi rossoneri non hanno dimenticato il bruciante addio al Milan nell’estate della vittoria agli Europei: questione di feeling o di altro, perchè alla fine ha prevalso un contratto faraonico.

I soldi non fanno la felicità, ma quando ci sono sembra impossibile non tenerne conto. E i conti tornano anche a quei tifosi che avrebbero preferito un altro epilogo. Il secondo tempo di quella partita – fra Donnarumma e il Milan – si gioca in Nations League.

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Donnarumma, Milano non perdona: striscione al veleno dei tifosi rossoneri

Donnarumma
Il portiere a San Siro da ex (Getty Images)

Il pubblico tiferà azzurro, ma nessun sostegno a Gigio: tornato per tutti i milanesi (quelli di sponda rossonera) “Dollarumma”, senza alcuna possibilità di ricucire. La prova definitiva è arrivata alla vigilia del match della Nazionale. Uno striscione che vale più di mille discorsi: “A Milano non sarai più il benvenuto”.

Parole dure nei confronti del ragazzo che, nei giorni scorsi, ha provato a ricucire lo strappo. Il fatto di essersene andato via a zero, mettendo in difficoltà il Milan, ai sostenitori non è andato giù. L’hanno messo in chiaro nel modo più diretto e brutale possibile.

90 minuti per Donnarumma dove cercherà di dare tutto sé stesso, ma non sarà facile giocare con gli occhi puntati addosso non certo per applaudire. Ormai il tempo degli applausi – per la Milano rossonera – è finito. Si vive di ricordi, e quelli legati al portiere non sono più bellissimi. Una frattura insanabile in cambio della gloria e un ingaggio da nababbo. I soldi non fanno la felicità, ma nemmeno i rimpianti.