Radja Nainggolan, ex di Roma, Cagliari e Inter, si racconta in una lunga intervista dove affronta anche il rapporto con il padre. 
Nainggolan, ninja in campo – come sono soliti definirlo – e uomo tutto d’un pezzo fuori: la sua carriera ha scandito pagine importanti della Serie A e non solo. Gli anni fra Roma e Cagliari hanno raccontato la storia di un professionista sempre pronto a mettersi in gioco, poi la parentesi chiaroscura all’Inter e l’approdo ad Anversa.
Ritorno in Belgio che rappresenta una chiusura del cerchio dopo la malattia della moglie, superata e vissuta in Italia, dove sarebbe voluto restare ma poi il mercato ha deciso altro. Ora il belga è pronto a riconquistarsi la fiducia di un gruppo, sempre con quella voglia di fare la differenza. Un giocatore diverso rispetto al passato, Radja, forse più consapevole. La maturità permette di affrontare anche temi scabrosi, come il suo rapporto con il padre: il fuoriclasse si racconta alla Gazet Van Antwerper.
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Nainggolan, talento e cuore: “Mia madre era tutto per me, mio padre invece…”
“Mio padre partì per il suo Paese d’origine, l’Indonesia, lasciando sola mia madre con due gemelli di 5 anni e tanti debiti. Una cosa che non dimenticherò mai. Mia mamma Lizy per me è tutto, ho provato a cercare ancora mio padre, nel 2013. Non è stata una bella idea, mi sono reso conto che non ho più niente a che fare con lui. È solo il bast***o che ci ha procurato tutta questa me**a”.
Infine Nainggolan parla di sua madre, morta di Cancro: “È una ferita ancora aperta. Lei mi ha reso quello che sono oggi. Mi ha fatto anche da padre, crescendomi al meglio. Era qualcosa di diverso. Il mio tutto”. Un ninja dal cuore tenero, ma questo si sapeva già, basta vedere il genitore che è diventato. Insieme a Claudia Lai forma una splendida famiglia con le figlie a fare da corollario a quello che è il risarcimento di un’infanzia e adolescenza difficile.
