Addio a Leonardo Gritti, la storia dell’ex calciatore in coma dal 2012

Leonardo Gritti si spegne dopo nove anni in stato vegetativo: la storia del bomber e il motivo del coma.

Un pallone di LegaPro
Un pallone di LegaPro (LaPresse)

Chiamato il bomber, Leonardo Gritti si è spento dopo nove anni in stato vegetativo. L’ex calciatore è morto tra la notte di domenica 14 e lunedì 15 novembre nella casa di riposo Ovidio Cerruti di Capriate San Gervasio, dov’era ospite.

A soli 47 anni, Leonardo lascia i suoi genitori, il fratello e tutti i suoi cari che dal 2012 ad oggi hanno sperato in un recupero. Il calcio dà, il calcio toglie. Infatti, l’incidente che ha causato lo stato vegetativo è avvenuto proprio durante una partita di pallone.

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Leonardo Gritti, il motivo del lungo stato vegetativo

Per nove anni l’ex calciatore bergamasco è stato ospite di una casa di riposo. Leonardo Gritti ex calciatore di Leffe, Monza, Trevigliese e Arzago, fu colpito da un infarto durante una partita amatoriale in una sera di giugno del 2012. Da quel momento, è rimasto in stato vegetativo e non ha mai recuperato le forze necessarie per uscire da quelle condizioni.

Quando fu colpito dall’infarto, Gritti giocava nell’US Arzago, squadra di seconda categoria. Fu portato immediatamente al Policlinico di Zingonia dopo il malore, e restò in prognosi riservata per diverso tempo.

Leo il bomber si è spento questa notte e la camera ardente è stata allestita a Treviglio. I funerali, invece, si terranno domani martedì 16 novembre presso il Santuario della Madonna della Lacrime. Sui social l’addio delle sue ex squadre e di quelle bergamasche, che sono state colpite da questa tragedia. La Trevigliese, società che ha avuto l’onore di tesserare Leonardo Gritti, ha voluto salutarlo per l’ultima volta con un post commovente sulla pagina Facebook: “Grande tristezza per chi l’ha avuto come calciatore e amico“.