L’ex compagno e gli aneddoti su Ibrahimovic: “Era un…”

Zlatan Ibrahimovic è stato protagonista ieri durante la gara persa dal Milan contro la Fiiorentina, oggi parla un suo ex compagno. 

Ex compagno Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic attaccante del Milan (Lapresse)

Ci ha provato, ma alla fine non ci è riuscito. Ibrahimovic è stato l’ultimo ad arrendersi nella sconfitta del Milan contro la Fiorentina, lo svedese ha suonato la carica dopo che i rossoneri sono andati sotto 3-0. Ha provato a riportare i suoi in partita, ma alla fine il duello tra bomber lo ha vinto Dusan Vlahovic.

La doppietta del serbo e l’ottima prestazione della squadra viola hanno inflitto la prima sconfitta in campionato ai rossoneri che adesso aspettano il risultato di Inter-Napoli per capire se saranno sorpassati in classifica dagli azzurri oppure no.

LEGGI ANCHE –> Milan, il rinnovo di Ibrahimovic dipende anche dalla politica: i motivi sono incredibili

L’ex compagno di Ibrahimovic e le rivelazioni sul suo passato

Zlatan Ibrahimovic in Fiorentina-Milan
Zlatan Ibrahimovic in Fiorentina-Milan (LaPresse)

Nel frattempo in molti scavano anche nel passato di Ibrahimovic e The Atheltic ha intervistato Pienaar ex compagno dello svedese all’Ajax: “Eravamo in stanza insieme di solito – spiega il giocatore – e a volte iniziava a prendermi a calci senza motivo. Era però un bravo ragazzo, non so perché lo facesse, comunque spesso giocavamo insieme alla Palystation, erano bei tempi quelli”.

Insieme a Ibrahimovic in quell’Ajax c’era anche Mido, altro giocatore dal carattere fumantino: “Avevano la stessa mentalità vincente ed erano anche buoni amici. Mi ricordo che durante una gara di Champions League avevano litigato in campo e anche nello spoagliatoio. Mido era arrivato a lanciare la fasciatura della caviglia vicino a Ibra. La storia è poi uscita sui giornali e si è alzato un polverone, ma già dopo la gara i due sono tornati a casa insieme”.

Un gesto quello di Mido che non fu stigmatizzato dai senatori dell’Ajax che anzi, secondo Pienaar erano contenti “Perché dimostrava quanto i due tenessero alla squadra”.