Non c’è pace per Maradona: spunta un’accusa terribile

Una donna cubana di 37 anni ha presentato una denuncia per violenza sessuale nei confronti di Diego Armando Maradona

Diego Armando Maradona
Diego Armando Maradona (LaPresse)

Una donna cubana di 37 anni, che ha avuto una relazione con Diego Maradona quando era ancora minorenne, ormai venti anni fa, ha accusato l’idolo argentino scomparso un anno fa di violenza e abusi,  ma anche di stupro e sequestro di persona.

Maradona, accuse pesanti

La donna si chiama Mavys Alvarez Rego e secondo le sue accuse avrebbe avuto una lunga relazione con Maradona quando aveva sedici anni. Un rapporto durato quasi cinque anni. La donna, che ora ha due figli, ha chiamato a responsabilità civili e penali non solo gli eredi di Diego, ma anche quelli che all’epoca erano alcuni dei suoi più stretti collaboratori, quando Maradona viveva per molti mesi all’anno a Cuba.

Mavys Alvarez Rego ora vive a Miami. Le sue dichiarazioni hanno raccolto molto spazio sulla stampa argentina:  “Ero abbagliata, completamente conquistata da lui – dice oggi la donna – ma dopo due mesi tutto ha cominciato a cambiare e la nostra relazione è diventata un incubo. Mi ha anche spinto a provare la cocaina, della quale sono diventata molto presto dipendente”.

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Sequestro, violenza e abusi

Le accuse della donna si riferiscono anche allo staff del calciatore: “Organizzavano le cose per farmi stare sola con lui, spesso mi hanno costretto a incontrarlo. Dovevo aspettarlo per ore. É accaduto più volte. Mi hanno sequestrato in un albergo per diversi giorni. Fui anche costretta a un intervento di mastoplastica per ingrandire la misura del mio seno. Non potevo uscire da sola”.

Mavus Alvarez Rego ha circostanziato diversi episodi di violenza sessuale e di abusi. Venerdì dovrà comparire davanti a un pubblico ministero argentino per circostanziare il suo racconto dopo che la ONG argentina “Fondazione per la pace”, ha presentato la denuncia in tribunale leggendo la sua confessione.

Cinque membri dell’entourage di Maradona implicati nelle accuse hanno negato ogni addebito e controdenuncia la ONG per calunnia e diffamazione.