Alberto Angela, celebre conduttore italiano e divulgatore, è anche un grande appassionato di calcio. Qual è la sua squadra del cuore.
E’ arrivato il grande giorno per Alberto Angela: oggi 8 aprile, il giornalista e conduttore televisivo compie 60 anni. “Non sento il peso degli anni, me ne sento due volte 30”: ha scherzato il divulgatore scientifico più amato d’Italia. 
Alberto Angela è solito avere a che fare con le “Meraviglie” del mondo: alla scoperta di luoghi fantastici tra particolari e curiosità, ma non sempre stupisce tutto ciò che vediamo. Talvolta mette più curiosità l’ignoto, per esempio il divulgatore sembra avere un rapporto onesto e trasparente con i telespettatori.
Si ha l’impressione di conoscerlo da sempre, eppure ci sono dei lati di lui ignoti al pubblico: passioni che Alberto Angela non fa emergere per ragioni di palinsesto o perché non ce n’è mai stata occasione. Possiamo affermare che Alberto Angela è un grande appassionato di calcio. Interesse che il conduttore televisivo ha ereditato dal padre: Piero Angela tifa Juve, ma il figlio non ha preso l’amore per gli stessi colori.
Alberto Angela, dai documentari al calcio: per chi tifa
Come spesso capita, i figli tendono a fare l’opposto dei genitori. Allora il giovane Alberto ha iniziato a tifare Milan. Ha un amore e un affetto viscerale per la dinastia Maldini: da Cesare a Daniel, se potesse parlerebbe di loro, perché hanno – in qualche maniera – fatto la storia. Lui, come tanti milanisti, si gode l’ascesa rossonera dopo anni di limbo. Il presentatore, però, non si perde una partita: qualche volta va anche allo stadio. Seppur non è un habitué. Diverso tempo fa venne intercettato in tribuna autorità nel corso di un Juve-Milan accanto a Donnarumma e Gazidis.
Tifoso ma senza sbandierarlo: preferisce lasciar parlare la propria fede. Sono scelte, magari quando farà una puntata sull’importanza dello sport riuscirà a far emergere questo suo lato a favore di telecamera. A Napoli ha parlato di Maradona, chissà se in una puntata su Milano riuscirà a parlare di Ancelotti e la finale di Istanbul contro il Liverpool, con annessa rivincita. Il piacere della scoperta è sapere che Angela coltiva un’anima rossonera, lontano dai riflettori ma sottopelle. Dove si cela ogni particolarità.
