San Siro a rischio abbattimento: la mossa a sorpresa per salvarlo

Il destino di San Siro è ancora in forte bilico e c’è il rischio abbattimento: la mossa a sorpresa per salvare lo storico impianto.

E’ ormai da anni che si parla del nuovo stadio di Milan e Inter che prima o poi potrebbero cambiare casa. Al momento però le tempistiche sono ancora incerte perché manca il via libera della politica alla costruzione di un nuovo impianto. I progetti, presentati dalle due società, attendono un’approvazione che tarda ad arrivare e rimanda l’addio a San Siro.

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San Siro, stadio di Milan e Inter (LaPresse)

Uno dei nodi principali della questione è proprio il destino della “Scala del Calcio”, a rischio abbattimento se non fosse più utilizzato da Milan e Inter. Il CONI ha garantito che sarà ancora in piedi per la cerimonia d’apertura delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Nel corso delle settimane però ci sono continui aggiornamenti che cambiano di volta in volta lo scenario. Nel caso dovessero iniziare i lavori di un nuovo stadio nella stessa area di San Siro sarebbe difficile evitare una sua demolizione alla fine dei cantieri. L’ipotesi ha ovviamente trovato tantissimi dissensi da parte di tifosi e ordinari cittadini.

San Siro, parte la raccolta firme: come funziona

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San Siro, la mossa a sorpresa per evitare l’abbattimento (LaPresse)

Il possibile abbattimento di San Siro ha diviso l’opinione pubblica, creando forti discussioni intorno a questa eventualità. C’è qualcuno che sarebbe anche favorevole a cancellare un pezzo di storia calcistico, altri invece non sono d’accordo e si stanno opponendo con forza.

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Chi vuole salvare lo stadio più iconico d’Italia sta passando dalle parole ai fatti più concreti. Per esempio è stato istituito un Comitato Referendum che da oggi, venerdì 11 febbraio 2022, ha fatto partire una raccolta firme per coinvolgere più sostenitori possibili.

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Un passaggio preliminare per eventualmente presentare i quesiti referendari all’arrivo di un minimo di 1000 firme. Successivamente saranno presentate due tipi di proposte: uno abrogativo per annullare la delibera della Giunta regionale che ha consentito l’abbattimento dello stadio e uno propositivo in cui si sollecita il comune a prendere una decisione in base all’interesse pubblico dei cittadini.